Sono 553 i nomi delle vittime della mafia che dalle ore 11 di venerdì 21 marzo, primo giorno di primavera a sottolineare idealmente la rinascita civile del Paese e il rifiorire del senso di legalità, saranno ricordate in piazza Grande a Modena con una lettura “a staffetta” che coinvolgerà autorità, protagonisti della lotta alla criminalità, parenti e persone comuni provenienti da tutta Italia.
Sarà il momento più toccante della Giornata dell’impegno e della memoria che, promossa dall’associazione Libera e dal coordinamento degli enti locali di Avviso pubblico, si svolge per la prima volta nel nord Italia al termine di due mesi di attività con le scuole e appuntamenti pubblici che, promossi da tanti gruppi e associazioni nell’ambito della Carovana di Libera, sono stati dedicati al tema “Differenti per non essere indifferenti”.
“Venire a Modena è un atto di stima e riconoscenza per questo territorio e per le associazioni e i gruppi che sono presenti, ma anche un modo per dimostrare che questi temi sono trasversali al Paese e che, per esempio, riciclaggio e mercato della droga sono canali privilegiati per le mafie” ha spiegato don Luigi Ciotti, presidente di Libera, presentando la Giornata dell’impegno e della memoria nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Modena Graziano Pattuzzi e il sindaco Giuliano Barbolini. “Dobbiamo rivolgerci soprattutto ai giovani – ha aggiunto don Ciotti – e offrire loro punti di riferimento, adulti veri e maestri, anche grazie alla memoria, appunto, per dare forza all’impegno per la legalità”.
Il programma si apre alle 21 di giovedì 20 marzo con una veglia di preghiera in Duomo alla quale prenderanno parte l’arcivescovo Benito Cocchi, don Luigi Ciotti e la vicepresidente di Libera Rita Borsellino.
Venerdì 21, alle 10,30, in piazza Grande è previsto prima l’arrivo dei “maratoneti per la pace”, partiti alle 8 da Savignano, e poi quello dei partecipanti al corteo che parte dalle 9,30 dal parco Novi Sad. Sono attese 25 mila persone, tra le quali hanno assicurato la loro presenza il giudice Gian Carlo Caselli, Tano Grasso, Rino Monaco, commissario antiracket e antiusura, e Margherita Vallefuoco, commissario straordinario per la gestione e la destinazione dei beni confiscati a organizzazioni criminali.
La Giornata dell’impegno e della memoria si è svolta la prima volta nel 1996 a Roma e poi, negli anni successivi, a Niscemi (Caltanisetta), Reggio Calabria, Corleone (Palermo), Casarano (Lecce), Torre Annunziata (Napoli) e Nuoro.