un corso di formazione sulla “via della pace” 1un primo passo “verso l’università della pace”

“Sostenibilità e diritti umani: via della pace” è il titolo del ciclo di conferenze in programma da martedì 30 ottobre che costituiscono un vero e proprio corso di formazione su questi temi per operatori sociali, insegnanti, ricercatori e studenti universitari.


L’iniziativa è promossa, con il patrocinio dell’Università, dalla Provincia e dal Comune di Modena insieme ad alcune associazioni (Pax Christi, Casa della pace, Istituto Gramsci, centro Francesco Luigi Ferrari, Overseas) che, nell’ambito del Comitato provinciale per i diritti umani, la cultura della pace e la cooperazione allo sviluppo, hanno dato vita a un gruppo di lavoro per approfondire il progetto di realizzazione a Modena di un’Università della pace.


“Mai come in questo momento – commenta il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi – è necessario dare concretezza ad attività formative capaci di andare oltre il momento emotivo, di contribuire davvero a costruire un terreno di valori comuni nella convinzione che, nell’epoca della globalizzazione, la sicurezza militare non esaurisce il bisogno di pace e che servono nuovi rapporti con le risorse della natura (la sostenibilità, appunto), oltre al rispetto e alla piena realizzazione dei diritti umani”.


In molte università i centri di “peace research” sono impegnati da anni in un lavoro interdisciplinare per costruire i presupposti di una pace duratura, attraverso strategie multilaterali che vanno dalla gestione non violenta dei conflitti, all’azione educativa, fino alla programmazione di iniziative economico sociali orientate alla giustizia su scala globale. Il gruppo di lavoro modenese “Verso l’Università della Pace” sta approfondendo la possibilità di costituire un centro di questo tipo.


“Il progetto dell’Università della Pace – spiega Alberto Caldana, assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena – intende alimentare occasioni di formazione, di incontro e di condivisione per quanti a Modena sono attenti alle tematiche della pace, della giustizia, della promozione e della tutela dei diritti umani. Se non può esserci pace senza giustizia – aggiunge Caldana -, siamo tutti invitati, associazioni della società civile ed enti locali, ad impegnarci per la globalizzazione dei diritti umani, lavorando concretamente sul nostro territorio locale a promuovere e realizzare progetti di educazione alla pace, di cooperazione internazionale e di promozione dei diritti dei popoli”.

Pubblicato: 24 Ottobre 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005