“Il cedimento dello sbarramento a S.Michele lungo il Secchia è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano l’urgenza di un intervento di sistemazione idraulica del tratto di fiume da Castellarano fino a valle”. Lo ha affermato Ferruccio Giovanelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, nel corso di un convegno che si è svolto oggi, venerdì 28 novembre, a Rubiera sui problemi del dissesto idrogeologico e della sicurezza dei fiumi, promosso dalle Province di Modena e Reggio Emilia.
Sono intervenuti amministratori, tecnici ed esperti tra cui Marioluigi Bruschini, assessore alla Difesa del suolo della Regione, rappresentanti dell’Aipo, dell’Autorità di bacino del Po e dei Servizi tecnici regionali di bacino.
“I problemi del Secchia – ha sottolineato Giovanelli – sono stati segnalati da tempo all’Autorità di bacino e all’Aipo che deve eseguire i lavori al più presto. Oltre alla sistemazione idraulica è necessario potenziare la cassa di espansione del Secchia. Le casse, infatti, sono uno strumento fondamentale per evitare le alluvioni, ma oggi devono essere adeguate per far fronte ai cambinamenti climatici avvenuti in questi ultimi anni”.
Il progetto di potenziamento della cassa di espansione del Secchia è ormai pronto, come hanno confermato nel convegno i tecnici dell’Aipo (ex Magistrato per il Po). L’ampliamento interessa un’area compresa tra Rubiera e la strada provinciale per Correggio con un incremento della capacità di raccolta delle acque di piena dai 18 milioni di metri cubi attuali a 24 milioni.
Dalle relazioni tecniche è emerso anche che nel tratto del Secchia nella zona di S.Michele l’alveo risulta leggermente abbassato, un fattore che costituisce un ulteriore problema per la sicurezza idraulica del corso d’acqua. Nel tratto da Veggia alla traversa di Castellarano le erosioni hanno modificato il profilo del fiume con rischi per le infrastrutture. I problemi sono presenti anche più a valle: da Ponte Motta di Cavezzo al confine con il mantovano la capacità dell’alveo risulta scarsa. Per tutti questi motivi sul Secchia occorre un intervento di sistemazione, come evidenzia peraltro la relazione di Francesco Puma dell’Autorità di bacino del fiume Po.
Dal seminario è emerso anche che per la messa in sicurezza del nodo idraulico intorno la città di Modena sono previsti interventi dell’Aipo per oltre 17 milioni di euro, la metà dei quali già finanziati.