Ridere fra le righe. Silvio Orlando legge “Allegro occidentale”


 


COMUNICATO STAMPA


RIDERE FRA LE RIGHE



SILVIO ORLANDO


legge


ALLEGRO OCCIDENTALE


Appunti di viaggio di Francesco Piccolo

Sabato 3 luglio 2004 ore 21,00


Cortile del Palazzo Ducale



Sarà Silvio Orlando ad aprire sabato 3 luglio, alle 21, nel Cortile del Palazzo Ducale di Pavullo, Pagine Scelte, la rassegna di letture promossa dalla Provincia di Modena e organizzata da Emilia Romagna Teatro Fondazione, che si svolgerà nei mesi di luglio e agosto in otto Comuni dell’Appennino che hanno aderito all’iniziativa per il secondo anno consecutivo.


Il tema di quest’anno – Ridere fra le righe – vedrà nove serate di grandi autori e grandi interpreti del teatro italiano impegnati ad offrire proposte di letteratura umoristica in grado di percepire e rappresentare gli aspetti più curiosi, non di rado incongruenti, della realtà, suscitando un senso ultimo di partecipazione.


L’attore napoletano, che sarà il prossimo dicembre al Teatro Storchi con Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, leggerà pagine tratte da Allegro Occidentale di Francesco Piccolo, un divertente resoconto di viaggio di un occidentale in Estremo Oriente, alla scoperta del mondo globalizzato. Ma non occorre arrivare in capo al mondo per vivere la lontananza.


Come ci spiega Francesco Piccolo in Allegro occidentale, è sufficiente svegliarsi in un letto sconosciuto di una casa sconosciuta di una ragazza sconosciuta in una zona della propria città praticamente sconosciuta, ma pur sempre a due passi da casa, per avvertire la solitudine e la nostalgia provocate dal deserto affettivo di una simile situazione.


Dotato di una sapienza corrosiva con la quale riesce a demistificare luoghi comuni e verità assodate, Piccolo tratta con sublime disincanto quello che spesso viene considerato alla stregua di un rito iniziatico, il viaggio in oriente attraverso il quale si dovrebbe riuscire a misurare il grado di fallibilità della cultura occidentale, per giungere allo smascheramento da una parte del mito del viaggio, dall’altra del degrado interiore che non premia certo noi occidentali a confronto col degrado esteriore di tanti luoghi del terzo o quarto mondo.


Silvio Orlando, che già nella passata stagione teatrale si era confrontato con i testi di Eduardo De Filippo portando in scena tre atti unici in Eduardo al Kursal,l è uno dei volti più noti del cinema italiano dell’ultima generazione, da Palombella rossa (1988) di Moretti a Sud (1993) e Nirvana (1997), sempre di Salvatores, da Il portaborse (1990) e La scuola (1995) di Luchetti a Ferie d’agosto (1995) di Virzì.


In teatro, agli inizi degli anni ’90 ha avuto molto successo in tandem con Angela Finocchiaro (Sottobanco); ha partecipato in televisione a diverse trasmissioni comiche che gli hanno dato una grande popolarità televisiva (Araba fenice, 1998; Emilio, 1989; Vicini di casa), ma anche a fiction di Pozzessere (Felipe ha gli occhi azzurri, 1992; La storia siamo noi, 1998).






organizzazione


Emilia Romagna Teatro Fondazione



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Ufficio Stampa


Pubblicato: 01 Luglio 2004Ultima modifica: 25 Agosto 2005