Tra i 15 incontri previsti dal corso sulla protezione civile, due sono rivolti in particolare ai giornalisti della carta stampa, delle emittenti televisive e radiofoniche, ma anche degli uffici stampa, e saranno promossi con la collaborazione dell’Associazione stampa modenese, la sezione provinciale dell’Aser, il sindacato regionale dei giornalisti aderente alla Federazione nazionale della stampa.
“Nel nostro lavoro – spiega Ettore Tazzioli, presidente dell’Associazione stampa modenese – durante una emergenza di protezione civile, più o meno grave, ci rendiamo conto che il tipo di comunicazione fornita ai cittadini può influire direttamente sulla macchina dei soccorsi. Per questo anche i giornalisti, sia nelle redazioni che negli uffici stampa, devono prepararsi per essere pronti a gestire al meglio le diverse situazioni di crisi”.
Come spiegano gli esperti di protezione civile, infatti, la comunicazione agisce, tra l’altro, sul cosiddetto “fattore di vulnerabilità”: una comunicazione errata, o anche solo carente e contraddittoria, può indurre comportamenti a rischio aggravando la situazione o aumentando l’insicurezza dei cittadini.
I due incontri si svolgeranno venerdì 3 dicembre (dalle 14 alle 18) con la partecipazione di Filippo Gaudenzi del Tg1 che affronterà, tra gli altri, i temi del diritto-dovere di cronaca, il ruolo della tv, l’esigenza dei titoli e l’emotività dello spettatore; interverranno anche due tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile: Luca Spoletini che illustrerà le tecniche di comunicazione e informazione alla popolazione adottate dagli operatori durante le emergenze e Elvezio Galanti, il cui intervento si concentrerà soprattutto sul rapporto tra media e sistema di soccorsi.
Il secondo appuntamento, in programma sabato 15 gennaio 2005, è con Marco Lombardi, sociologo dell’Università cattolica di Milano, che parlerà della comunicazione interpersonale e istituzionale durante le crisi e delle modificazioni sociali ed economiche provocate dai disastri naturali.