progetto per il “nuovo” carcere di castelfrancogli enti locali: “il governo rispetti gli accordi presi”

“Insoddisfatti e preoccupati”. Così si dicono il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il sindaco di Modena Giorgio Pighi e quello di Castelfranco Sergio Graziosi al termine di un incontro – che si è svolto nel pomeriggio in Prefettura – con rappresentanti dell’amministrazione carceraria sul nuovo carcere a custodia attenuata per tossicodipendenti a Castelfranco. “Il problema alla base di tutto è quello dei rapporti tra istituzioni – commentano – Le istituzioni non sono antagoniste ma, anzi, devono collaborare tra loro dal momento che rappresentano i cittadini. Nel 1998 era stato sottoscritto uno specifico Protocollo d’intesa per costruire assieme il progetto di trattamento carcerario dei tossicodipendenti a Castelfranco Emilia. Per la realizzazione di questa struttura il percorso doveva coinvolgere Regione, Provincia, Comuni, Usl. Bisogna che gli accordi già sottoscritti trovino continuità anche con questo governo, il quale finora non ha mantenuto rapporto alcuno col sistema territoriale. Noi rifiutiamo una concezione che ci attribuisce il ruolo di meri ufficiali pagatori di politiche e servizi che altri hanno deciso e per i quali ci viene chiesta ora solo una presa d’atto. Parliamo dei servizi del Sert, della formazione e delle politiche che sono una componente fondamentale di quel progetto di recupero. Nel documento che ci è stato inviato non figurano gli enti locali, però si elencano soggetti che dovrebbero concorrere a far funzionare quella struttura e che, sul piano economico ed organizzativo, dipendono da Provincia e Comuni.


Per riaprire il dialogo occorre quindi un’iniziativa di chi ha responsabilità politica e istituzionale. Ci riferiamo al governo, il quale dovrebbe ricostituire quel tavolo di confronto arbitrariamente sottratto al confronto dopo il 2001. Noi – concludono Sabattini, Pighi e Graziosi, nel ringraziare “per la disponibilità dimostrata” il prefetto Fortunati e il direttore della Casa di Lavoro di Castelfranco – siamo pronti a fare la nostra parte, ci aspettiamo analoga disponibilità da parte del governo”.

Pubblicato: 17 Marzo 2005Ultima modifica: 27 Maggio 2020