Saranno 250 nel prossimo anno accademico i posti per il corso di laurea in Infermieristica messi a disposizione dall’Università di Modena e Reggio Emilia (solo cinque anni fa erano 30 e quest’anno sono già 220), mentre è in via di predisposizione anche una sezione serale (30 posti) destinata prevalentemente alle donne che desiderano rientrare nel mondo del lavoro e a chi ha carichi familiari o lavorativi. L’orario delle attività didattiche dovrebbe essere compreso nella fascia oraria che va dalle 14 alle 21, dal lunedì al venerdì.
Sono alcune delle azioni definite dall’Università nell’ambito del Patto per l’emergenza infermieristica che ha visto anche la creazione di borse di studio per progetti di ricerca (primo contatto con il mondo del lavoro), mentre già dallo scorso anno agli studenti che provengono da zone disagiate della provincia vengono pagate le spese di viaggio e alcuni hanno potuto usufruire di alloggi presso la Casa dello studente.
Per gli studenti stranieri (attualmente sono 14 provenienti da Polonia, Russia, Jugoslavia, Perù, Nigeria, Congo e Iran) è previsto il riconoscimento di crediti formativi delle attività di istruzione specifica svolta nel paese di origine.
Le metodologie didattiche prevedono attività di gruppo sotto la guida di personale qualificato e il supporto di un tutor per tutto il percorso formativo. Sono in corso anche progetti Erasmus con Università olandesi, spagnole, belghe e finlandesi e sono in corso di definizione anche accordi con atenei in Romania, Ungheria, Inghilterra e Australia.
Sono stati attivate collaborazioni anche con alcuni Comuni e con organizzazioni di volontariato: dall’Avap di Maranello alla Caritas di Mirandola, dalla Croce blu di Modena all’associazione Kiwanis international, fino alle scuole medie di Castelvetro.