Un programma per il risparmio energetico e la razionalizzazione delle risorse nelle scuole gestite dalla Provincia, la riduzione delle risorse provenienti dalle attività estrattive, l’aumento delle aree protette e lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Sono alcuni dei progetti contenuti nel “Piano di azione operativo Agenda 21 locale” della Provincia di Modena che è stato presentato sabato 7 aprile nel corso del Forum sullo sviluppo sostenibile, un organismo al quale partecipano oltre 80 tra enti e associazioni di categoria modenesi con l’obiettivo di avviare in sede locale politiche di sviluppo sostenibile.
Il piano comprende 153 progetti con i quali la Provincia, nell’ambito delle proprie competenze di programmazione e controllo, ma anche attraverso nuove modalità di funzionamento della macchina amministrativa, intende contribuire al risparmio energetico e alla tutela delle risorse naturali.
Per gli enti locali si tratta di una novità assoluta a livello nazionale e rientra negli impegni sottoscritti dalla Provincia con la Carta di Aalborg e il Piano di Lisbona sulle città europee sostenibili.
Il progetto per le scuole permetterà entro il 2010 di ridurre i consumi di combustibile e acqua del 12 per cento. Nel piano si prevedono anche nuove procedure di appalto per favorire l’introduzione di prodotti ecocompatibili e il riciclaggio di materiali inerti, la promozione di moderni sistemi di ecogestione nel campo agrozootecnico per incrementare l’agricoltura biologica, l’aumento della percentuale di territorio protetto con parchi e oasi dal 7 attuale al 12 per cento entro il 2010 e la riduzione del 7,5 per cento delle risorse naturali provenienti dalle attività estrattive.
Anche il telelavoro può far risparmiare l’energia utilizzata per il funzionamento degli uffici e per i trasporti; entro il 2005 la Provincia si pone l’obiettivo di organizzare il telelavoro a domicilio per il 5% per cento dei propri dipendenti (circa 25 persone).
Il programma, che dovrà essere approvato dal Consiglio provinciale, contiene anche i progetti di tutela della fauna, la realizzazione entro tre anni del primo stralcio della pista ciclabile Modena Mirandola, le misure per incrementare la raccolta differenziata e gli incentivi per favorire la realizzazione di nuovi depuratori pubblici.