a pavullo fermato l’inquinamento del rio giordanoprovocato da un allevamento, ordinanza rispettata

E’ cessato l’allarme per l’inquinamento sul torrente Giordano causato da un allevamento di S.Maria di Monzone a Pavullo. Come ordinato dal Comune i titolari dell’azienda hanno provveduto, in questi giorni, a ridurre i quantitativi di liquami contenuti nelle vasche di stoccaggio, spandendoli secondo il programma autorizzato dalla Provincia, bloccando in questo modo la fuoriuscita di materiale che nei giorni scorsi aveva causato l’inquinamento del corso d’acqua.


Tutta l’operazione è stata seguita dai tecnici dell’Arpa di Pavullo con costanti sopralluoghi avvenuti in questi giorni. Eseguito anche un primo intervento di bonifica del terreno circostante l’allevamento, anch’esso interessato dai liquami.


Si chiude, per ora, positivamente una vicenda iniziata circa due settimane fa quando i tecnici dell’Arpa hanno scoperto, grazie alla segnalazione di un cittadino, la fuoriuscita di una notevole quantità di liquami dai lagoni di stoccaggio dell’allevamento in questione. Il materiale si era incanalato nelle acque del rio Giordano, alla confluenza con il torrente Cogorno, provocando un grave inquinamento ambientale.


La Provincia di Modena ha denunciato i proprietari, imprenditori bresciani, alla magistratura, mentre il Comune di Pavullo ha emesso l’ordinanza dove si imponeva il ripristino immediato dell’efficienza delle strutture per impedire ulteriori danni.


Dai sopralluoghi erano emerse anche gravi inadeguatezze nella gestione dei liquami e irregolarità amministrative in una struttura dove sono allevati quasi 200 bovini.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Pubblicato: 02 Aprile 2004Ultima modifica: 25 Agosto 2005