Rilanciare l’immagine turistica dell’Appennino modenese come )montagna )dolce), sfruttando al meglio i segnali positivi di questo mese di agosto all’insegna del tutto esaurito. E’ questo l’obiettivo principale del piano di promozione turistica della Provincia approvato di recente dal Consiglio provinciale con il voto favorevole della maggioranza (Ds, Margherita), contraria FI, astenuti Lega nord, Udc, Rc. Il documento stabilisce i criteri con i quali saranno assegnati nel 2004 contributi regionali pari a circa 300 mila euro per le iniziative di promozione turistica realizzate da enti locali, imprese e società d’area.
Le domande dovranno esser inviate entro il 19 settembre alla Provincia di Modena – servizio di Promozione turistica, via Barozzi 340.
)Si sta concludendo positivamente un mese di agosto in montagna che ci ha fornito indicazioni interessanti –afferma Mario Lugli, assessore al Turismo della Provincia di Modena – come il buon successo delle iniziative rivolte ai bambini e alle famiglie e di una serie di eventi culturali di qualità. Questi fondi per la promozione sono in costante aumento per la realtà modenese e rappresentano uno stimolo per i soggetti del settore a rafforzare la propria azione. Le risorse si affiancano agli incentivi per ammodernare le strutture ricettive, un altro settore di intervento molto importante per la montagna modenese).
Oltre al rilancio dell’immagine dell’Appennino, il documento individua come obiettivi prioritari il sostegno e la diffusione degli uffici turistici locali, la promozione dell’immagine di Modena terra di motori, le città d’arte, il turismo ambientale e termale.
Come raggiungere questi obiettivi? Per la Provincia puntando soprattutto sul turismo familiare, quello sportivo, gli eventi culturali ma anche favorendo la formazione degli operatori turistici per migliorare la qualità dell’ospitalità e dei servizi offerti.
Nel corso del dibattito in Consiglio Dante Mazzi (FI) ha motivato il voto contrario del gruppo parlando di )progetti inefficaci come evidenziato dalla costante crisi del turismo soprattutto in montagna).