All’istituto agrario “Spallanzani” di Vignola è pienamente riuscita la sperimentazione, avviata quest’inverno, di un impianto di riscaldamento alimentato con scarti del legno e il riciclo di potature e sfalci. Lo hanno verificato i tecnici della Provincia durante un sopralluogo che si è svolto nei giorni scorsi. Costruita dalla Provincia di Modena con una spesa di 80 mila euro, la caldaia ha garantito il riscaldamento di tutto l’edificio che ospita oltre 150 studenti distribuiti in otto classi. «L’intervento – spiega Egidio Pagani, assessore provinciale con delega all’Edilizia scolastica – fa parte di un piano per l’utilizzo delle energie alternative negli edifici scolastici superiori; oltre a sperimentare questo nuovo tipo di riscaldamento, abbiamo installato in otto scuole i pannelli solari per produrre energia elettrica sufficiente a far funzionare laboratori e computer». La caldaia allo Spallanzani ha una potenzialità di 230 mila chilo calorie orarie (cioè 300 chilowatt) è viene alimentata con “pellets”, una sorta di pallina di legno pressato, scarto della lavorazione del legno, oppure con materiale proveniente da sfalci e potature che viene trasformato da una apposita macchina anche questa in dotazione alla scuola allo scopo di risparmiare sulla bolletta e ridurre le emissioni. Durante l’inverno è stato possibile staccare il vecchio impianto a metano, che rimane comunque utilizzabile, e far entrare in funzione questo nuovo sistema. L’impianto, il primo nel modenese, è dotato di due linee: una riscalda le classi, l’altra l’acetaia comunale situata nell’edificio accanto alla scuola.
vignola, caldaia a biomasse per l’istituto agrario la prima a modena, in inverno sperimentazione ok
Pubblicato: 20 Aprile 2006