Smog /2 – Il dibattito in consiglio sul piano aria “strumento efficace”, ma per la cdl “poco concreto”

Il Piano di risanamento della qualità dell’aria è stato giudicato «efficace e innovativo» in tutti gli interventi dei consiglieri di maggioranza, mentre per le minoranze si tratta di «inutile libro dei sogni».
Durante il dibattito in Consiglio Ivano Mantovani (Ds) ha valutato positivamente un piano che «prevede, tra l’altro, il coinvolgimento di diversi soggetti, comprese le associazioni degli imprenditori». Aldo Imperiale (Prc) ha rilevato che «il vero tema oggi è verificare quanto sia possibile imporre vincoli più stringenti, perché l’ambiente viene prima della competitività». Walter Telleri (Verdi) ha affermato che «la tutela ambientale non può venire dalla costruzione di nuove strade», mentre Giandomenico Tomei (Margherita) ha sottolineato l’avvio di «un percorso di arricchimento del piano aperto a tutti i soggetti», nella fase delle osservazioni, a partire dal 30 agosto e fino al 29 ottobre.

Cesare Falzoni (An) ha parlato di «piano dell’aria fritta e chi ci rimette è sempre il povero automobilista»; giudizio condiviso da Giorgio Barbieri (An) che ha giudicato le misure adottate «poco realistiche». Di scarsa concretezza ha parlato anche Luca Caselli (An) citando l’esempio di Sassuolo dove «da anni si sente parlare di transit point, progetto Demetra o car sharing, tutte cose che non servono». Un concetto ripreso da Claudia Severi (FI): «Il transit point a Sassuolo è un vecchio discorso – ha detto – tanto quanto la bretella. Dovete dirci quali strumenti reali si mettono in campo».

Tomaso Tagliani (Udc), contestando la valutazione sul miglioramento della qualità dell’aria a Modena, ha chiesto «come mai allora le polveri sottili sono aumentate?». Per Dante Mazzi (FI) nel Piano «c’è un grande assente: l’inceneritore, che produce polveri sottili. Inoltre perché non è previsto una misura semplice ma efficace come la lavatura delle strade, come si fa in Spagna?».

Nel concludere la discussione, l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana, dopo aver sottolineato che «i miglioramenti complessivi sono confermati dai dati dell’Arpa», ha difeso la «capacità del Piano di avviare azioni concrete, come dimostra l’accordo con Assopiatrelle per il distretto ceramico che ci darà l’opportunità di affrontare nuove strategie di risanamento, oltre l’emergenza».

Pubblicato: 17 Agosto 2006Ultima modifica: 27 Maggio 2020