Otto milioni di euro. A tanto ammontano i costi previsti dal progetto per costruire le Man comunali (Man è l’acronimo di Metropolitan area Network) o “reti cittadine” a banda larga. La spesa è così suddivisa: a carico della Provincia un milione e 615 mila euro, mentre i Comuni sono chiamati a sborsare quasi sei milioni di euro, la Regione un milione e 500 mila euro, il resto a carico di altri enti. Il progetto prevede un’infrastruttura in fibra ottica di 270 chilometri e il collegamento con 550 sedi nel territorio provinciale.
Questi gli altri dati di sintesi del progetto:
29 Comuni interessati
270 chilometri di lunghezza dell’ infrastruttura in fibra ottica
550 le sedi complessive collegate in provincia
di cui:
381 sedi dei Comuni, incluse scuole inferiori
13 sedi della Provincia (inclusi i Centri per l’impiego)
29 sedi di istituti scolastici superiori
32 biblioteche comunali
27 sedi dei Carabinieri e della Polizia di Stato
67 sedi della sanità (Asl e ospedali)
8 sedi della Regione (comprese sedi Arpa)
I 29 Comuni coinvolti sono quelli di pianura e precisamente: Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco, Cavezzo, Concordia, Finale, Fiorano, Formigine, Modena, Maranello, Medolla, Mirandola, Nonantola, Novi, Ravarino, San Cesario, San Felice, San Possidonio, San Prospero, Sassuolo, Soliera, Vignola, Savignano, Spilamberto, Castelnuovo, Castelvetro. Nella restante parte del territorio si sta lavorando per fare arrivare la banda larga attraverso le onde radio che fino a poco tempo fa erano in uso esclusivo ai militari e ora sono state liberalizzate.
La banda larga è una tecnologia che permetterà di aumentare moltissimo la velocità e capacità di trasmissione dei dati. Se attualmente, nelle migliori delle condizioni, si riesce a trasmettere un milione di caratteri al secondo, con la nuova rete a banda larga se ne potranno trasmettere almeno un miliardo.