Si è innamorato di Modena a prima vista l’artista americano Dennis Hoppenheim che, durante la presentazione della sua mostra “Una poetica del tatto”, aperta al pubblico nella chiesa di San Paolo da venerdì 16 settembre nell’ambito del Festivalfilosofia, ha dichiarato di voler diventare “l’artista ufficiale di questa bellissima città”.
Tra i principali esponenti dell’arte contemporanea, Hoppenheim ha messo il corpo, la fisicità, il senso del tatto al centro del suo lavoro: “L’artista è l’oggetto – spiega – riceve l’azione e in qualche modo diventa la tela sulla quale si crea l’opera d’arte”. Il corpo, infatti, è protagonista delle “video performance” proiettate a ciclo continuo in San Paolo che riassumono i quasi quarant’anni di attività dell’artista, mentre il senso del tatto caratterizza le due grandi, ironiche, sculture “Meccanismo che illumina ai piedi dei piedi” e “Oggetto allargato per illuminare tra le dita dei piedi”.
La mostra, promossa dalla Provincia di Modena e curata da Mario Bertoni, nei giorni del Festivalfilosofia resterà aperta dalle 9 alle 23, mentre da martedì 20 settembre fino domenica 16 ottobre si potrà visitare dal martedì al venerdì dalle 17 alle 19.30; al sabato e alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Ingresso e catalogo della mostra sono gratuiti.