trekking in appennino, le regole per la sicurezza vaccari: “attenzione al meteo e prudenza”

La montagna va affrontata con prudenza soprattutto in questo periodo caratterizzato da condizioni meteo non particolarmente favorevoli. I sentieri dell’alto Appennino modenese sono presi d’assalto da gruppi di escursionisti o semplici turisti che intendono trascorrere una giornata rilassante all’insegna della natura. Come fare trekking all’insegna della sicurezza evitando incidenti e inconvenienti dovuti alla troppa sufficienza con la quale gli escursionisti affrontano la montagna?

«Il trekking – avverte Stefano Vaccari, assessore allo Sport della Provincia di Modena – è una bellissima attività alla portata di tutti, ma richiede  preparazione e attenzione. Innanzitutto non si devono sopravvalutare le proprie condizioni fisiche e occorre tenere sempre ben presente l’imprevidibilità delle condizioni atmosferiche».

Ma quali sono le regole fondamentali per praticare il trekking in sicurezza?

Si parte dall’equipaggiamento, che deve essere pratico e funzionale. Non ci si avventura in montagna in sandali e nemmeno con le scarpette da tennis. Le calzature, in tela o in pelle, devono essere alte alla caviglia per evitare distorsioni e con una suola che garantisca l’aderenza.

E’ consigliato l’abbigliamento a strati che permette di tenere meglio sotto controllo la temperatura del corpo: meglio indossare due maglie leggere piuttosto che una pesante. Indispensabile un cappellino per il sole e una giacca impermeabile comoda. È utile portarsi nello zaino borraccia, cartina dell’area, bussola, binocolo, torcia elettrica, fiammiferi, coltellino, piccolo pronto soccorso, sacchetto per i rifiuti e magari un po’ di cioccolato per le crisi energetiche. Lo zaino è preferibile a ogni altra borsa o sacco perché non sbilancia e non impegna le mani.

Buona regola è quella di non inoltrarsi da soli in sentieri sconosciuti e non segnati. Lasciate l’indicazione della zona in cui si svolge l’escursione: può facilitare eventuali ricerche. Nelle salite ripide non si devono provocare cadute di sassi e, se proprio non si riesce a evitare, occorre segnalarlo tempestivamente. Non si attraversano campi coltivati, non si raccolgono fiori e piante, bisogna richiudere i cancelli, non si devono spaventare gli animali al pascolo ed è meglio evitare di accendere fuochi per non innescare devastanti incendi boschivi.

Pubblicato: 10 Agosto 2007