Molto soddisfatto di questo accordo è anche l’assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli, promotore e sostenitore fin dall’inizio del progetto della Bianca modenese. «Questo contratto – dichiara – consente di affermare che diverse scelte strategiche della Provincia oggi sono realtà: la qualità, la biodiversità, l’aggregazione dei produttori nell’offerta nei confronti dei mercati e che il sistema della filiera corta è possibile».
«Gli allevatori e i produttori agroalimentari di eccellenze – aggiunge Poggioli – possono uscire dal sistema perverso che sino a oggi ha garantito i profitti solo ai commercianti e alla grande distribuzione. In particolare – sottolinea Poggioli – questo è un contratto in cui il Consorzio ha un ruolo determinante, non solo perché lo ha sottoscritto come parte dell’accordo, ma perché il valore del prodotto è dato dal marchio del Consorzio e quindi dal controllo che il Consorzio svolge sull’intera filiera di produzione, garantendo sia gli associati allevatori che i consumatori».