Scoprire e interpretare i segni lasciati sul paesaggio dall’uomo per comprendere la storia e i valori delle comunità che in quei luoghi vivono. E’ questo l’obiettivo del corso “Paesaggi modenesi: potere religioso e organizzazione del territorio” promosso dalla Provincia di Modena e rivolto a operatori culturali, guide turistiche e soprattutto docenti, dalle materne alle superiori, che potranno utilizzare le capacità acquisite nella divulgazione e a scuola.
Il corso, che comincerà martedì 20 marzo, continua l’esperienza degli anni precedenti: dopo aver indagato la relazione tra le acque e il paesaggio e le tipologie di insediamento del passato, si studierà il ruolo svolto dalle strutture ecclesiastiche e monastiche nella ricostruzione dei centri di aggregazione dopo la caduta dell’impero romano. Per informazioni: tel. 059 209558.
Quattro gli appuntamenti previsti: martedì 20 marzo, nella sede della Provincia (viale Martiri della Libertà 34), alle ore 15, si svolgerà l’incontro introduttivo sul rapporto tra potere ecclesiastico e organizzazione del territorio, condotto da Matteo Al Kalak e da Achille Lodovisi. Il corso proseguirà poi con tre visite guidate: martedì 27 marzo all’abbazia di Nonantola e al Museo benedettino; martedì 4 aprile al Duomo di Modena, nel decennale dell’iscrizione del sito nel Patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco; martedì 17 aprile alle pievi lungo gli itinerari tra la pianura e la montagna, da Trebbio a Vignola e Levizzano.