«Tutti i ragazzi devono avere l’opportunità di restare nella scuola anche oltre la terza media e mi auguro che tutti voi terminiate il vostro percorso scolastico con successo, per ritrovarci, tra cinque anni, tutti quanti, non uno di meno». E’ stato questo il saluto che Mariangela Bastico, vice ministro alla Pubblica Istruzione, inaugurando l’anno scolastico modenese, ha rivolto agli studenti delle prime classi del Liceo scientifico Tassoni. «L’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 16 anni e quello, corrispondente, dell’età minima per l’ingresso nel mondo del lavoro – ha proseguito Bastico, illustrando le novità introdotte dal Governo per la scuola – è il punto di partenza per raggiungere almeno il diploma triennale e le competenze necessarie per affrontare il mondo che, gradualmente, stiamo introducendo nei programmi. La scuola vi deve fornire i saperi universali che servono sempre ma anche il radicamento nella vostra identità di origine: sono questi i due punti forti sui quali si incardina la riforma».
E la scuola modenese inizia il nuovo anno senza nessuna cattedra vuota: oltre il 63 per cento dei posti vacanti (con punte del 67 per cento per le scuole superiori) è stato infatti coperto con personale di ruolo e sono già stati assegnati anche i docenti sui posti rimasti. Più stabilità anche per quanto riguarda i dirigenti scolastici, di ruolo nell’82 per cento dei casi (erano il 48 per cento lo scorso anno), con punte del 90 per cento alle superiori. Confermati anche i posti di sostegno per gli alunni disabili, con garanzia di un docente per due alunni. «E’ certamente un buon inizio quello che si caratterizza per l’attenzione a rafforzare la funzione degli insegnanti – afferma Giancarlo Mori, dirigente dell’Ufficio scolastico di Modena – che non può che migliorare la qualità del lavoro svolto nelle scuole».
«La scuola superiore a Modena si presenta con le carte in regola per affrontare le difficili sfide culturali e didattiche che l’aspettano – commenta infine Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – in questi anni ha dimostrato di essere già la scuola di tutti poiché è riuscita, attraverso le azioni di prevenzione della dispersione, a raggiungere alti tassi di frequenza nei primi anni scolastici ma ha dimostrato anche di essere capace di mettere in campo risorse professionali e strumentali e capacità di programmazione scolastica che hanno qualificato l’offerta formativa nella nostra provincia».