La Opocrin spa, ditta modenese che si occupa di ricerca farmaceutica, ha ottenuto dalla Provincia di Modena l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per i due impianti modenesi di Corlo di Formigine e Nonantola.
Il documento è stato consegnato nei giorni scorsi ai rappresentanti dell’azienda durante un incontro che si è svolto nella sede della Provincia di Modena alla presenza di Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, e di Pietro Bianchini, presidente della ditta.
L’Autorizzazione – che racchiude tutte le prescrizioni per le emissioni in atmosfera, gli scarichi, il rumore e la gestione dei rifiuti – scaturisce da una serie di analisi e verifiche su diversi parametri ambientali e gestionali che hanno permesso di verificare l’allineamento degli impianti di Opocrin alle migliori tecniche disponibili.
Come ha sottolineato Caldana «l’azienda costituisce uno dei riferimenti per il nostro territorio nella ricerca, sviluppo ed innovazione in materia di produzione di principi attivi farmaceutici di largo uso e costituisce un esempio concreto di corretta gestione nel rispetto e nella tutela dell’ambiente».
Durante l’incontro Bianchini ha spiegato che «Opocrin sta portando avanti un forte piano di investimenti per l’aumento della potenzialità produttiva dei due stabilimenti; ci è sembrato naturale approfittare di queste trasformazioni per garantire l’applicazione delle migliori tecniche disponibili, recependo le novità della normativa ambientale».
L’azienda, fondata da un gruppo di soci modenesi nel 1964, occupa un posto di rilievo sui mercati internazionali, grazie alla politica di ricerca ed innovazione che ha consentito nel tempo di depositare in tutto il mondo brevetti di numerosi ed importanti farmaci.
Il piano di ristrutturazione che ha interessato sia Corlo che Nonantola sta già facendo registrare interessanti sviluppi sia dal punto di vista produttivo che occupazionale per una realtà che ad oggi vede impegnati 123 dipendenti.