Un anno di concertazione con numerosi incontri sul territorio caratterizzati da informazione dibattito e ascolto. E’ il percorso che ha portato alla definizione del Programma rurale provinciale integrato (Prip) in collaborazione tra la Provincia, le Comunità montane, i Comuni, le loro Unioni, e il coinvolgimento delle organizzazioni professionali agricole, del sistema Cooperativo, dei sindacati , delle associazioni del commercio, dell’artigianato e del turismo, delle associazioni dei consumatori, del biologico e del biodinamico.
Oltre agli svariati incontri con la Direzione generale agricoltura della Regione Emilia – Romagna, è stata consultata quattro volte la Conferenza delle autonomie locali, due volte la Commissione economica sociale provinciale (Cesp) e per ben nove volte il testo del Prip è stato discusso da parte della commissione sullo Sviluppo economico del Consiglio provinciale.
Per ascoltare le richieste e le opinioni degli imprenditori agricoli si sono svolti tre convegni e due cicli di incontri sul territorio e l’attivazione di un forum sul sito internet dell’assessorato all’Agricoltura e alimentazione. «Da questa grande attività – precisa l’assessore all’Agricoltura Graziano Poggioli – sono scaturite le scelte strategiche e le priorità del Piano. L’obiettivo che ci siamo dati sono un’agricoltura di qualità, di eccellenze, sostenibile per l’ambiente, degli animali e degli uomini».