La Provincia di Modena ed Hera hanno presentato, nei giorni scorsi, il ricorso in appello al Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar dell’Emilia Romagna che, nel novembre scorso, ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste e dei Comitati dei cittadini contro l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del termovalorizzatore di Modena rilasciata dalla Provincia stessa nella primavera del 2007.
Insieme alla presentazione del ricorso, già stato notificato alle parti interessate, la Provincia ha avviato, nel rispetto della sentenza del Tar, le procedure per rinnovare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che riguarda sia l’impianto attuale che il suo potenziamento. In base alle attuali norme, senza il rinnovo dell’Aia entro il 31 marzo, il termovalorizzatore dovrà sospendere l’attività fino al rilascio di una nuova autorizzazione.
Secondo la Provincia l’annullamento dell’Aia da parte del Tar è stato deciso per una questione formale e procedurale: la Provincia avrebbe dovuto rilasciare un’Aia unica sia per l’inceneritore che per il piccolo impianto di trattamento chimico-fisico dei rifiuti liquidi a parziale servizio anche dell’inceneritore stesso. La Provincia, invece, ha effettuato due distinte procedure di Aia, valutando comunque l’impatto ambientale delle interconnessioni tra i due impianti, applicando tutti i criteri di tutela ambientale e introducendo, tra l’altro, numerosi miglioramenti tecnologici e gestionali per l’intero impianto. Nel merito delle tutele ambientali contenute nell’Aia e dei diversi aspetti tecnici , il Tar non ha rilevato alcuna violazione.
Ora l’impianto continua a funzionare sulla base delle precedenti autorizzazioni settoriali che sono ritornate in vigore, mentre i lavori di ampliamento stanno continuando sulla base della Valutazione dell’impatto ambientale rilasciata dalla Provincia nel 2004.
Intanto si sta concludendo lo smaltimento delle 2000 tonnellate di provenenti dalla Campania. L’ultimo arrivo residuo, circa 34 tonnellate, è previsto per giovedì 7 febbraio.