piccoli macelli, se ne occuperà un gruppo tecnico poggioli: “nostra attenzione sarà forte e costante”.

Sarà un gruppo tecnico a occuparsi delle problematiche dei piccoli macelli dopo  le normative sulla sicurezza alimentare impartite dalla Unione europea. Questa la decisione presa al termine della riunione promossa dalla Provincia di Modena e alla quale hanno partecipato la Regione Emilia Romagna, l’Ausl, le Comunità montane, i titolari dei macelli, il Gal del Frignano, i rappresentanti delle associazioni agricole, del commercio, dell’artigianato Cna, Lapam  e delle organizzazioni cooperative.

«Le strade che abbiamo verificato – spiega Graziano Poggioli, assessore all’Agricoltura e alimentazione della Provincia – sono queste: alcune possibilità si possono prevedere nel Piano di sviluppo rurale, ma sull’asse 4, nel progetto Leader dove è coinvolto il Gal Antico Frignano e Appennino modenese, mentre  la Regione dice che sono preclusi i finanziamenti previsti dalla misura 123 dell’Asse 1 sulla competitività. Si è quindi deciso – aggiunge Poggioli – di dare vita a un gruppo tecnico che dettagli i problemi e individui gli interventi, con la capacità di tenere distinti l’adeguamento strutturale dei macelli dalle problematiche sugli smaltimenti dei sottoprodotti, per cercare di trovare le soluzioni dei problemi con il coinvolgimento dei proprietari privati, delle Comunità montane, della Provincia e della Regione».

Poggioli ribadisce, inoltre, che «nonostante le attuali scarse possibilità dirette della Provincia, l’attenzione dell’assessorato è forte e costante perché l’esistenza anche per il futuro di tutti  questi piccoli macelli, alcuni in pianura e per la maggior parte in montagna, è un patrimonio di servizio sia all’allevamento locale, al benessere animale, a mantenere e valorizzare i sistemi di tradizionalità e professionalità del territorio  e garanzia di prodotti di qualità che rispettano la sicurezza alimentare per i consumatori».

Pubblicato: 29 Aprile 2008