Giornata della memoria \1 – Venerdì 25 gennaio Consiglio provinciale straordinario a montese

Venerdì 25 gennaio il Consiglio provinciale si riunisce a Montese (ore 16, sala polivalente Monsignor Dallari, via Pio Cuoghi 75) per una seduta straordinaria dedicata alla Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, e dei deportati italiani nei campi nazisti. E proprio alla persecuzione degli ebrei sull’Appennino modenese è dedicato l’appuntamento istituzionale che «anche quest’anno si svolge un luogo simbolo della memoria del nostro territorio, strettamente legato alla Linea Gotica» sottolinea il presidente del Consiglio Luca Gozzoli ricordando l’ideale itinerario che ha caratterizzato questo tipo di iniziative: «Prima Carpi, con il campo di Fossoli e il Museo al Deportato, poi Villa Emma a Nonantola e, lo scorso anno, Finale Emilia, dove risiedeva la comunità ebraica più importante della provincia. Il significato di queste scelte – spiega Gozzoli – è quello di approfondire ogni anno un aspetto della nostra storia attraverso testimonianze concrete del territorio per dare maggiore valore alle celebrazioni».

Dopo il saluto del sindaco Carlo Castagnoli e l’introduzione del presidente del Consiglio Gozzoli, è previsto l’intervento di Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto storico di Modena al quale seguiranno le due relazioni: “Braccati. La persecuzione antiebraica nell’Appennino modenese 1943-1945” a cura del giornalista Walter Bellisi che al tema ha dedicato una ricerca storica che sarà presto pubblicata; “Linea Gotica. La testimonianza di un protagonista” proposta da Francesco Berti Arnoaldi Veli, presidente nazionale della Federazione italiana associazioni partigiane e presidente della Fondazione ex Campo Fossoli. Il dibattito tra i gruppi consiliari sarà concluso dall’intervento del presidente della Provincia Emilio Sabattini.

I monti a sud di Montese erano attraversati dalla “Linea verde 2”, la seconda linea di difesa che i tedeschi avevano approntato per dare profondità alla prima, la “Gotica”” o “Linea Verde 1”, che distava 15-20 chilometri. La strategia difensiva tedesca prevedeva infatti un sistema di fasce fortificate successive, profonde qualche chilometro a seconda della conformazione del terreno e delle aree edificate. La “Linea verde 2”, nel settore della XIV armata, passava a nord di Castiglion dei Pepoli, da Riola di Vergato, da Porretta Terme, dal Corno alle Scale, da Barga e dalle alpi Apuane. La Linea Gotica andava dal Tirreno all’Adriatico.

Pubblicato: 23 Gennaio 2008Ultima modifica: 27 Maggio 2020