Tra i 203 progetti finanziati dal 2000 al 2006, attraverso il Gal Antico Frignano e Appennino reggiano il Turismo di Comunità, c’è una nuova forma di ospitalità che punta a valorizzare e promuovere le risorse dei piccoli borghi montani, sei sull’Appennino reggiano (Cerreto Alpi, Cecciola di Ramiseto, Succiso, Civago, Collagna e Sologno) e uno sull’Appennino modenese (Gombola di Polinago). Il contributo complessivo è stato di circa 70 mila euro. Finanziati con 340 mila euro i progetti “Caseifici dell’Appennino modenese” e “Latterie d’Appennino” che valorizzano e promuovono la vendita diretta dei prodotti agro-alimentari tipici dell’Appennino e favoriscono un rapporto tra le aziende e i consumatori. Il progetto ha riguardato 25 caseifici nei territori delle Comunità montane modenesi e 17 nel territorio dell’Appennino reggiano. Gli interventi hanno riguardato l’allestimento con caratteristiche comuni e la gestione e promozione di punti vendita coordinati.
Per rendere maggiormente fruibili le rocche e i castelli dell’Appennino modenese, sono stati erogati, tramite bando pubblico, 200 mila euro. Interessati dagli interventi il castello di Montecuccolo, il castello di Sestola, la rocca di Montefiorino, i castelli di Gombola e di Brandola, il castello della Badia di Frassinoro e la rocca di Montese.
Oltre 400 tra alberghi, bed&breakfast, agriturismi, campeggi e ostelli dell’Appennino modenese e reggiano saranno le prime strutture della montagna emiliano-romagnola a dotarsi di un sistema di teleprenotazione per vendere i propri servizi turistici su internet. Un contributo di 16 mila euro per l’Appennino modenese e di 21.957 euro per il reggiano ha finanziato il progetto sperimentale di consegna domiciliare dei farmaci rivolto ad anziani soli, disabili e a persone in condizioni di temporanea difficoltà motoria. Il progetto ha coinvolto i Comuni, l’Azienda Usl, Poste Italiane e le farmacie della zona.
Altri interventi hanno riguardato la creazione del marchio collettivo “Tradizione e sapori di Modena”, la promozione dell’allevamento del suino allo stato brado e la valorizzazione delle razze autoctone “Bianca Valpadana modenese” e “Cornella bianca”. Un impulso al turismo sportivo è venuto dall’orienteering, dal nordic walking, dai percorsi di mountain bike, mappati con il GPS, dalla Grande Ippovia Regionale e dalla Via Romea Nonantolana, inserita del programma di cooperazione internazionale “I cammini d’Europa”.