Dopo alcuni anni di trend negativo, nel 2007 il settore lattiero caseario registra un incremento del 12 per cento. Il latte alimentare segna un aumento del prezzo alla stalla del 10 per cento rispetto al 2006.
Attraverso la razionalizzazione delle strutture di trasformazione, nonostante una diminuzione del numero dei caseifici (si passa dai 98 caseifici del 2006 ai 93 del 2007 in provincia di Modena mentre se si riconsidera l’intero comprensorio, secondo i dati del Consorzio del Parmigiano Reggiano, si passa da 461 del 2006 a 445 nel 2007) la produzione di Parmigiano-Reggiano non risulta in netta diminuzione, ma registra un leggero calo che si attesta attorno all’1 per cento. Il prezzo del latte alla produzione, pur non essendo ancora pienamente soddisfacente per i produttori, segna un aumento: nel 2007 il prezzo medio alla stalla per il latte destinato alla trasformazione è di 40 €/q.
Altro dato da segnalare è la tendenza dei caseifici a non trasformare totalmente le produzioni di latte in formaggio Parmigiano Reggiano e destinare una parte della produzione ad uso alimentare. C’è una forte richiesta di latte alimentare da parte delle industrie lattiere, questo può invogliare i produttori stessi a variare la destinazione d’uso del prodotto anche perché il commercio del latte alimentare assicura pagamenti a breve-medio termine diversamente dalla trasformazione e spesso anche maggiore come prezzo.
«Va comunque ricordato – osserva Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura – che la maggior parte di latte è destinata alla produzione di Parmigiano Reggiano per il quale continua una crisi sul prezzo di commercializzazione ai produttori che molto spesso non garantisce i costi».
Infatti, c’è stato un incremento dei costi di produzione dovuto al rincaro delle farine cereali che ha fortemente penalizzato le aziende ad indirizzo zootecnico come quelle per la produzione di latte alimentare o destinato alla trasformazione.