“Scenergie” da venerdì 11 gennaio a Mirandola /1 – Teatro e musica all’insegna dell’improvvisazione

È una musica fatta anche di parole e colori, che si muove tra improvvisazione e arte estemporanea, la protagonista della seconda edizione di “Scenergie” la rassegna di teatro musicale che si aprirà venerdì 11 gennaio all’Auditorium del Castello dei Pico di Mirandola. Di scena Roberto “Freak” Antoni, accompagnato da Alessandra Mostacci al pianoforte, con lo spettacolo “Ironikontemporaneo” in cui la musica si accompagna a versi di poesie demenzial-surreali dadaiste. La rassegna proseguirà fino al 7 marzo con sei appuntamenti dedicati all’affascinante complicità tra musica e arte, dalla video-art all’action painting all’improvvisazione scenica. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0535 29783-29788-26254-609995; www.castellopico.it. Biglietti: posto unico 5 euro.

“Scenergie” è promossa dal Consiglio del Castello e finanziata dal Comune di Mirandola, con il patrocinio del ministero per i Beni culturali, della Regione e della Provincia di Modena. La direzione artistica è affidata alla Gioventù musicale d’Italia, sede di Modena.

«La rassegna vuole rendere l’Auditorium del Castello dei Pico uno spazio in cui arte musicale, teatrale, pittorica, poetica, elettronica e cinematografica possono incrociarsi – spiega Cristina Ceretti, assessore alla Cultura del Comune di Mirandola – proprio perché oggi gesti, parole e immagini intervengono sempre più nel fatto musicale». Il programma di “Scenergie” proseguirà con il musicattore Luigi Maio, il connubio tra sassofoni e pittura di “Music action painting”, l’omaggio a Rota e Fellini dell’Otto e mezzo quartet, un’immersione nella magia delle favole e le storie del tango argentino per piano e voce (comunicato n. 8).

«Ancora una volta – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – un contenitore antico e testimone della storia del territorio rinasce a una nuova vita con una proposta di qualità, ancorata nel presente, capace di attirare e coinvolgere anche i giovani grazie ai suggestivi dialoghi tra la musica e diversi linguaggi artistici proposti».

Pubblicato: 03 Gennaio 2008Ultima modifica: 01 Aprile 2020