Sono otto le aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea) che Modena candida a ottenere i finanziamenti previsti dal Programma operativo regionale che per l’Emilia Romagna prevede complessivamente risorse per oltre 40 milioni di euro. La graduatoria, stilata nelle scorse settimane dalla Provincia, è guidata dall’area del Pip Gazzate di Nonantola, che metterà a disposizione delle imprese 170 mila metri quadrati di nuova superficie per una ventina di lotti di varie dimensioni, e dalla riqualificazione del Pip di Bomporto con un milione di metri quadri interessati dall’intervento (comunicato n. 183).
I progetti per queste aree sono caratterizzati, come prevede l’accordo sulle Apea sottoscritto con la Regione, da elementi innovativi dal punto di vista della sostenibilità ambientale con particolare attenzione agli aspetti del risparmio energetico, della logistica e della tutela delle risorse ambientali.
La graduatoria provinciale è stata presentata nel corso di un seminario promosso in collaborazione con il Consorzio attività produttive (Cap) e dedicato, appunto, alla “Sfida dell’innovazione e della sostenibilità ambientale per le nuove aree produttive”. Oltre a quelle di Nonantola e Bomporto, i cui progetti sono stati sviluppati proprio dal Cap, sono previste due aree a Modena e poi altre aree a Mirandola, a San Felice, a Castelfranco e a Pavullo. Le ultime due sono inserite come opzioni di riserva (comunicato n.184).
«Il percorso sviluppato negli ultimi due anni – spiega l’assessore provinciale agli Interventi economici Palma Costi – è stato condiviso con Comuni e associazioni di categoria e ha permesso di individuare ben 19 aree di insediamenti produttivi che, per caratteristiche strutturali e urbanistiche, saranno attuate in Apea. L’ordine della graduatoria rispecchia il grado di innovatività degli interventi finanziabili, ma anche la loro canteriabilità. Insomma, siamo pronti per partire e questo tipo di interventi – aggiunge l’assessore Costi – può rappresentare una risposta efficace alla crisi nella prospettiva dello sviluppo e della competitività sulla base di innovazione e sostenibilità ambientale. Non a caso, i principi guida del Piano territoriale di coordinamento provinciale adottato nei mesi scorsi».