L’edizione 2009 delle “Strade del mondo” è intitolata “L’età del transito e del conflitto”. Il convegno internazionale, che si aprirà nel pomeriggio di giovedì 22 ottobre, è articolato in “mappe”, “rotte” e “incroci”. Le “mappe” introducono una cartografia dei luoghi e delle forme del trauma nel Novecento. Le “rotte” sono i viaggi nei luoghi della guerra e della memoria: da Gerusalemme a Nonantola, per raccontare lo Yad Vashem e la Fondazione Villa Emma; da Berlino a Gerusalemme con Josef Indig e i ragazzi di Villa Emma; fino a Izieu per ricordare la dolorosa storia dei 44 bambini ebrei dell’orfanotrofio deportati e uccisi ad Auschwitz; e infine in Bosnia, a Sarajevo, per ritrovare le tracce della guerra. Gli “incroci” sono i racconti intrecciati delle giovani profughe di Sarajevo, Prijedor, Srebrenica, dei sopravvissuti di Hiroshima e di quelli di Auschwitz.
Il seminario di formazione si apre sabato 24 ottobre con il racconto di Abdul Rostami, per le autorità “minore non accompagnato”. Seguiranno gli interventi di Guido Armellini, insegnante, e di Marco Gay, psicanalista, sul tema “Ma politica e istituzioni hanno paura dell’infanzia?”, e di Mostafa El Ayoubi, caporedattore della rivisa “Confronti” che tratterà di “Culture e fragili diritti”. Nel pomeriggio, esperienze e storie saranno raccontate dallo scrittore Eraldo Affinati, che interverrà su “La Città dei ragazzi dal secondo dopoguerra alla guerra del dopo”, e da Marco Rossi-Doria, maestro di strada a Napoli.
L’ultima parte del seminario sarà dedicata al laboratorio “Scuola, educazione, ascolto: i piccoli maestri e le loro reti”.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 059 547195; www.fondazionevillaemma.org.