Al pubblico vengono proposte oltre 150 fotografie del fondo del Fotomuseo che comprendono non solo le immagini delle scene composte dal pittore come spunti per il proprio lavoro, ma anche le riproduzioni dei quadri, fotografati sempre dall’artista, che venivano utilizzate come catalogo commerciale.
Ed è proprio sull’utilizzo da parte di Zampighi della fotografia come ancella della propria arte che il Fotomuseo vuole porre l’attenzione. Da un’analisi del fondo Zampighi conservato al Fotomuseo emerge che nei suoi quadri, nelle allegre scene di vita famigliare contadina, si ritrovano gli stessi personaggi stereotipati delle fotografie, nelle medesime pose, nelle identiche azioni, illuminati dalla stessa luce.
La mostra sarà corredata da un catalogo di 60 pagine con testi di Chiara Dall’Olio, conservatrice del Fotomuseo Panini, e Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico d’Arte di Modena.
Eugenio Zampighi nasce a Modena nel 1859, studia pittura all’Accademia di Belle arti di Modena e, grazie a quella borsa di studio ante litteram che era il “pensionato Poletti”, studia arte a Roma e a Firenze dove si stabilisce e opera come pittore di successo per tutta la vita. Nonostante la sua attività sia concentrata fuori dalla città emiliana, viene tutt’ora considerato un’artista modenese.
Periodo: 24 febbraio – 9 aprile 2007
Via Giardini 160 – 41100 Modena
tel. 059 224418 – fax 059 238396
e-mail: info@fotomuseo.it