Le origini della Triennale del Venerdì santo di Fanano risalgono, secondo alcune fonti fananesi, al Medio Evo, con le rappresentazioni dei “Sacri Misteri”, attraverso le quali si rievocava in forma spettacolare la Passione di Cristo.
Fanano coltiva da sempre una profonda tradizione religiosa e già in epoca longobarda era un importante centro religioso situato lungo la via Romea e la linea di confine tra Pianura Padana, Toscana e Roma; qui Sant’Anselmo eresse un grande monastero, per poi trasferirsi a Nonantola, dove fondò l’Abbazia.
A Fanano sono presenti e attive diverse istituzioni religiose. Tra le più antiche spiccano le Confraternite religiose laiche, fondate tra il 1400 e il 1600, vere anime del “Venerdì Santo”: la confraternita della Beata Vergine del Rosario, detta dei “Turchini”, dal colore della mantellina, quella di San Giovanni Decollato, detta dei “Neri”, quella del Santissimo Sacramento detta dei “Rossi” e la Pia Unione dell’Addolorata, nata nel 1846, formata da sole donne.