Modena è stata la capitale di un antico stato, il Ducato di Modena e Reggio Emilia, prosperato per alcuni secoli sotto il dominio del casato degli Este. Dal 14 al 24 giugno le Serate Estensi riportano Modena indietro nel tempo e rinverdiscono i fasti dell’antico Ducato estense. I Duchi e le Duchesse, i nobili e il popolo, i giochi e le tradizioni dell’epoca: il programma della manifestazione include rievocazioni storiche, giochi, mostre, sfilate, un ballo a corte, banchetti e tante altre iniziative.
Le Serate Estensi iniziano con l’inaugurazione di tre mostre. Giovedì 14 giugno alle 18 alla Chiesa del Voto inaugura “Tempus Fugit”, una mostra dedicata all’evoluzione della tecnica e dell’arte di misurare il tempo. Vengono esposti rari esemplari di orologi datati dal XV al XIX secolo, lo stesso periodo in cui il ducato modenese è rimasto in vita.
Il Ducato di Modena e Reggio Emilia è esistito infatti dal 1452 al 1859 con un intervallo fra il 1798 e il 1814 in corrispondenza del periodo di dominazione napoleonica quando venne annesso alla Repubblica Cispadana. Nella sua massima espansione geografica il Ducato di Modena e Reggio ha compreso oltre ai territori delle due province emiliane anche quelli di Massa e Carrara, della Lunigiana e della Garfagnana, con uno sbocco sul mare Tirreno. Il ducato fu poi annesso al Regno di Sardegna nel 1859 prima dell’Unità d’Italia.
Ancora il tempo è il protagonista della seconda mostra che viene allestita tra il Caffè Concerto e il Caffè dell’Orologio: curata da Michele Fuoco, la mostra è intitolata “Il tempo, specchio magico” e include le opere di 6 artiste, Giovanna Gentilini, Silvia Guberti, Eda Melandri, Nicoletta Moncalieri, Antonella Monzoni, Cristina Roncati, e della poetessa Lisabetta Serra.
E le donne sono ancora protagoniste nella terza mostra che viene proposta al Centro Commerciale La Rotonda. In questo caso sono al centro dell’attenzione le donne di casa d’Este, le Duchesse di Modena, con una ricostruzione degli ambienti e dei momenti di una loro giornata settecentesca a Palazzo.
La conferenza intitolata “Laura Martinozzi Duca di Modena” viene dedicata a una di queste Duchesse modenesi ed è in programma giovedì 21 giugno alle 21 presso la Chiesa di S.Carlo. L’iniziativa è organizzata a cura di Roberta Iotti i cui interventi si alternano a quelli di Franca Iovino che interpreta la stessa Duchessa leggendone alcune lettere. In questa occasione Franca Iovino indossa un abito realizzato appositamente dalle allieve dell’Istituto Grazia Deledda ricostruito ispirandosi ad un ritratto della Duchessa risalente al XVII secolo. Vissuta dal 1639 al 1687, Laura Martinozzi fu una figura di rilievo, fu la reggente del Ducato di Modena dal 1662 al 1674, unica donna ad assumere tale ruolo. Questo accadde in seguito alla prematura morte del marito Alfonso IV e mentre il figlio Francesco II era ancora infante. La di lei figlia Maria Beatrice d’Este fu poi la futura moglie di Giacomo II d’Inghilterra e quindi divenne regina d’Inghilterra, “Mary of Modena”.
Nel periodo delle serate Estensi e fino al 15 luglio è visitabile una quarta mostra allestita da maggio presso il Museo Civico d’Arte di Modena: la mostra si intitola “Nei ranghi di corte”, ed è dedicata alle armi e alle divise Austro-Estensi. Dopo la Restaurazione conseguente alla sconfitta napoleonica, il Ducato di Modena intrattenne infatti relazioni sempre più intense con Vienna. Lo stesso duca di Modena Francesco IV d’Asburgo-Este discendeva appunto da parte del padre dal casato degli Asburgo che dominava l’Impero Austriaco.
La mostra di armi e divise sta a ricordare che il Ducato di Modena è esistito in un periodo pieno di insidie e di guerre a cui pure ha partecipato, e in questo caso si tratta di un genere di attività intraprese tipicamente dai Duchi, dai maschi di casa d’Este. Persino Francesco I, il Duca modenese che ha lasciato un maggiore lascito ai posteri e ritenuto il più importante dei reggenti del Ducato, intraprese e condusse parecchie guerre nel nord Italia. Vissuto nella prima metà del 1600 fino al 1658, Francesco I fece però anche costruire alcuni degli edifici e delle strutture modenesi più importanti, tra questi il Palazzo Ducale di Modena (l’attuale Accademia Militare), quello di Sassuolo e la palazzina del Vigarani nei giardini del palazzo oggi Giardini Pubblici. Tra le altre opere allargò il canale Naviglio fin dentro la città di Modena che ebbe così il porto con la possibilità di navigare fino all’Adriatico, restaurò il baluardo della Cittadella e arricchì la Galleria Estense portandola al livello delle migliori collezioni d’Europa con l’acquisizione di opere dei maggiori artisti del suo tempo. Alla Galleria Estense di Modena si trovano due celebri opere che lo ritraggono: il busto marmoreo del Bernini e il dipinto del Velazquez. Tra gli altri Duchi i più famosi rimangono Francesco IV d’Asburgo Este, noto soprattutto per le vicende con Ciro Menotti ai tempi delle insurrezioni risorgimentali del 1800 e successivamente il di lui figlio Francesco V, colui che fu l’ultimo Duca di Modena prima dell’annessione del Ducato al Regno d’Italia.
Le serate Estensi ricreano il clima degli anni d’oro del Ducato, persino con riferimento agli aspetti sociali e viene in un certo senso riproposta anche la distinzione tra la classe nobiliare e il popolo. Se martedì 19 giugno ai Giardini Ducali vi è il Banchetto Popolare con ricavato devoluto in beneficenza (l’invito a 8 euro può essere ritirato dal 14 giugno presso l’URP di Piazza Grande), sabato 23 giugno è in programma invece il Gran Ballo Estense nel cortile d’Onore del Palazzo Ducale con successivo Banchetto dei Nobili di Casa d’Este nel loggiato circostante (anche in questo caso è necessario l’invito da ritirare presso l’URP di piazza Grande).
Rievocativo e scenografico è poi il Corteo Storico serale con personaggi vestiti in costumi antichi che sfilano per le vie delle città. Il Corteo è previsto nelle serate di venerdì 19 giugno (partenza da piazza Grande) e di domenica 24 giugno (partenza da piazza Roma).
Spettacoli alla corte del Duca in piazza Grande alle 21.30 in programma sia martedì 19 giugno con la messa in scena de “La Locandéra”, la versione dialettale modenese della commedia di Carlo Goldoni un tempo frequentatore abituale di Modena, e anche venerdì 22 giugno con la ricostruzione del mito di Proserpina, figura simbolo della Donna e del Tempo. Per grandi e piccini c’è poi anche la rappresentazione teatrale di burattini “Sandrone, la Pulonia e la strega Carolina ai tempi del Duca” previsto per martedì 19 giugno alle 18.30 ai Giardini Ducali, prima del banchetto popolare.
Tra gli spettacoli più divertenti e seguiti vi sono quelli di stampo giocoso e quelli sportivi, non per niente le Serate Estensi sono una iniziativa promossa proprio a cura dell’Assessorato allo Sport del Comune di Modena.
Tra questo genere di iniziative vi sono la Partita di Calcio Storico in programma venerdì 15 giugno alle 22.30 in piazza D’Armi presso il Parco Novi Sad con successivo show di fuochi d’artificio, e la Giostra della Quintana Cybea sabato 16 giugno alle 21.30 nella stessa sede.
In calendario ci sono anche corse di cavalli all’Ippodromo della Ghirlandina mercoledì 20 giugno alle 20.30 con il Trofeo Estense, mentre domenica 24 giugno la kermesse si conclude in piazza Grande alle 21.30 con la “Grande Sfida Estense per la conquista della Secchia rapita”, una specie di torneo con giochi d’epoca sullo stile dei “giochi senza frontiere” tra le squadre in costume dei Comuni di Carpi, Finale Emilia, Modena, S.Felice sul Panaro.
Nel corso delle Serate estensi vi sono due ulteriori appuntamenti prestigiosi, domenica 17 giugno in piazza Grande alle 21.30 c’è una sfilata di Alta Moda con la Maison Gattinoni mentre non può mancare un omaggio alla Casa Automobilistica della Ferrari in occasione del suo 60° anniversario con una sfilata di auto storiche partecipanti al Concorso Eleganza. L’evento è in programma venerdì 22 giugno in Piazza Grande alle ore 21.15.