Domenica 22 agosto, sabato 11 e domenica 12 settembre a Pompeano nel comune di Serramazzoni hanno luogo diverse iniziative per celebrare il recente restauro della chiesa dedicata a S.Geminiano, delle mura di cinta del castello, del portale e della scalinata di accesso al complesso architettonico.
Il restauro della chiesa di San Geminiano di Pompeano è stato realizzato grazie al contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Comune di Serramazzoni, Ministero dei Beni Culturali, Curia Arcivescovile di Modena-Nonantola, Conferenza Episcopale Italiana, Parrocchia di San Geminiano di Pompeano, BPER, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Banco San Geminiano e San Prospero, Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola, Fondazione di Culto B.S.G.S.P., ceramiche Mirage, Gold Art e Punto 4. Il restauro della cinta muraria e della scalinata di accesso al castello è invece stato realizzato grazie al contributo del Comune di Serramazzoni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Il programma delle iniziative prevede domenica 22 agosto presso la Chiesa di S.Geminiano una conferenza sul tema del’educazione presieduta da Monsignor Giuseppe Verucchi, Arcivescovo della Diocesi di Cervia-Ravenna. Segue alle 11 la Messa Solenne con la consacrazione dell’altare.
Si prosegue sabato 11 settembre alle 10 con una visita guidata al castello, mentre la sera alle 21 presso la chiesa di S.Geminiano si tiene il concerto per organo di Mario Ciferri, nell’ambito della rassegna Armonie fra musica e architettura promossa dalla Provincia.
Domenica 12 settembre alle 9.30 è in programma l’inaugurazione “civile” con la presentazione dei lavori di restauro delle mura di cinta del portale e della scalinata di accesso al castello, mentre alle 11 è prevista l’inaugurazione “religiosa” della chiesa di S.Geminiano, alla presenza di Monsignor Antonio Lanfranchi, Arcivescovo della Diocesi di Modena e Nonantola. Dopo la santa messa alle 12.30 presso il borgo di Pompeano c’è il buffet, infine alle 15 presso la chiesa di San Geminiano si svolge il convegno intitolato “Pompeano: dalla Podesteria di Gombola al Comune di Serramazzoni”, a cura dell’Accademia dello Scoltenna, con gli interventi di Mario Toni, Andrea Pini, dell’Architetto Alberto Mazzoni e del Geometra Pierluigi Piumi, direttori dei lavori di restauro.
L’antico nome del borgo di Pompeano era Pompignanum o Pompejanum. Il castello fu costruito probabilmente tra il IX e il X secolo e dal 1860 questo paesino venne a far parte del Comune di Serramazzoni. Prima di questa data il borgo faceva parte del Contado di Gombola, i cui Signori, di origine longobarda, costituivano una della più potenti famiglie dell’appennino modenese. Il sasso su cui si erge il castello di Pompeano, di colore verde scuro, tanto da sembrare quasi nero (ferro e magnesio), è una serpentina di origine vulcanica sottomarina (ofiolite), attraversata al suo interno da una faglia che ha dato origine ad una grotta della lunghezza di circa trenta metri. La grotta, scoperta per caso da un bambino del luogo, è visitabile con l’assistenza del gruppo speleologico del Cai di Modena e viene aperta al pubblico soltanto in occasione della sagra del paese, il primo sabato e la prima domenica del mese di agosto. L’altezza della grotta è di circa 4 o 5 metri e la larghezza di circa 3, e all’interno si possono ammirare alcuni esemplari di geotritoni e un laghetto sotterraneo di circa venti metri di profondità. Il castello è raggiungibile percorrendo una scalinata ricavata nella roccia all’esterno delle mura merlate. L’ingresso è ad arco a tutto sesto e al centro, sul rilievo più alto è visibile la torre di avvistamento, a pianta quadrata, con murature in sasso. All’interno del complesso architettonico sono visibili anche il campanile, che sorge isolato, a pianta quadrata con cella campanaria, e la chiesa dedicata a S Geminiano, edificata probabilmente nel XIII secolo. Ricostruita nel Cinquecento, la chiesa fu poi ampliata nell’Ottocento, epoca nella quale furono costruiti anche l’attigua canonica e il campanile.
Il recente restauro del castello di Pompeano e della chiesa di San Geminiano è solo l’ultimo di una serie di lavori che hanno riguardato il complesso. Dopo decenni di abbandono le prime opere di recupero sono state intraprese a partire dagli anni anni ’90 e poi fino al 2004, grazie soprattutto all’appoggio economico della Provincia e del Comune di Serramazzoni. La chiesa venne riaperta al culto nel 1998.