Da sabato 27 marzo a domenica 20 giugno a Carpi sono in mostra le opere di numerosi pittori della scuola dei Carracci. L’esibizione viene allestita in tre diverse sedi: Palazzo dei Pio, Museo Diocesano presso la chiesa di S.Ignazio e Palazzo Foresti. Intitolata “Rare pitture. Ludovico Carracci, Guercino e l’arte nel Seicento a Carpi“, la mostra intende focalizzare l’attenzione sulla cultura figurativa del Seicento nella città dei Pio.
Insieme al cugino Ludovico (1555-1619), i fratelli Annibale (1560-1609) e Agostino Carracci (1557-1602) fondarono nel 1582 a Bologna una bottega di pittura, inizialmente chiamata Accademia dei Desiderosi e successivamente denominata Accademia degli Incamminati. Proprio alla scuola dei Carracci nel corso del Seicento vennero affidate numerose commissioni da parte di privati e confraternite locali carpigiane.
Nel Seicento, il patrimonio pittorico di Carpi si arricchì così delle opere di artisti della scuola bolognese, come lo stesso Ludovico Carracci, e gli allievi Guercino e Guido Reni, ma anche di altri come Sigismondo Caula, Francesco Stringa, Palma il Giovane, Mattia Preti. In particolare, nei tre anni tra il 1617 e il 1619, arrivarono a Carpi quattro opere di assoluto rilievo: il “San Rocco in carcere” nella chiesa dedicata a San Rocco e il “San Cristoforo di Mastelletta” nella Cattedrale (1617) di Guido Reni, il “San Bernardino che libera Carpi da un esercito nemico” di Ludovico Carracci (opera conservata nella cattedrale di Notre Dame di Parigi e che per la prima volta torna nella città per la quale era stata dipinta) e infine il “Martirio di San Pietro” nella chiesa di San Bernardino (1619) del Guercino .
L’esposizione carpigiana nella sua parte principale è ospitata a Palazzo dei Pio, il Museo Diocesano propone invece una scelta di opere a committenza sacra, e Palazzo Foresti opere a tema profano del ‘600 dalla collezione omonima.
Lo stile dei Carracci, tra il tardo Manierismo e il periodo iniziale del Barocco, univa la lezione della scuola fiorentina, che basava tutta la pittura sulla linea e sul disegno, a quella della scuola veneziana, che puntava sul colore. Questo eclettismo divenne l’elemento caratteristico di tutta la scuola bolognese. L’Accademia degli Incamminati era organizzata in parte come una bottega del quattrocento, dove si apprendeva la tecnica pittorica e si abituava l’allievo ad acquisire una personale visione della realtà tramite il disegno dal vero. Contemporaneamente gli artisti venivano dotati di una base culturale umanistica, con insegnamenti di lettere, scienze e filosofia. La scelta degli indirizzi dell’Accademia spettavano al più anziano Ludovico, ma altrettanto importante fu la figura di Agostino, uomo di grande cultura e profondo conoscitore della mitologia, che nella scuola diventò l’insegnante di anatomia e prospettiva. L’Accademia degli Incamminati fu il luogo di formazione di molti artisti emiliani del XVII secolo che diventarono poi protagonisti dell’arte italiana: oltre a Guercino e Guido Reni, anche Domenichino, Lanfranco, Francesco Albani, Alessandro Tiarini e Sisto Badalocchio.
L’esposizione carpigiana è stata realizzata con la collaborazione dei Musei di Palazzo dei Pio, del Comune di Carpi, del Museo Diocesano e di Palazzo Foresti srl, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Abitcoop, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Blumarine, CMB e Unipol Assicurazioni.
La mostra prevede 3 inaugurazioni in 3 giornate diverse: venerdì 26 marzo alle 18 al Museo Diocesano, sabato 27 marzo alle 17 al Palazzo dei Pio, e domenica 28 marzo alle 11 a Palazzo Foresti.
Gli orari di visita sono:
– Museo Diocesano venerdì, sabato e festivi 10-13 e 15-19, diversamente solo su prenotazione
– Palazzo Pio dal martedì al giovedì 10-13 solo su prenotazione, venerdì, sabato e festivi 10-13 e 15-19
– Palazzo Foresti da lunedì a venerdì in orario di ufficio, sabato e domenica 10-13 e 15-19.
L’ingresso è a pagamento solo per la parte della mostra ospitata a Palazzo Pio (intero 5 euro, ridotto 3 euro, gratis persone di età inferiore ai 18 e superiore ai 65), gratuito a Palazzo Foresti e al Museo Diocesano.
La mostra è accompagnata da un volume nel quale è stato ricostruito il contesto della vita sociale e culturale della città di Carpi nel diciassettesimo secolo.
Per visitare la mostra è possibile usufruire di un pacchetto turistico speciale con Modenatur (per informazioni tel. 059.220022), a 45 euro a persona, che prevede 1 pernottamento e colazione in camera doppia in hotel a 3 o 4 stelle a Carpi o dintorni, 1 ingresso ai Musei di Palazzo Pio e alla mostra Rare Pitture, 1 visita ad un’acetaia con produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, materiale informativo su Carpi e i dintorni e un omaggio enogastronomico.
Per ulteriori informazioni sulla mostra “Rare pitture. Ludovico Carracci, Guercino e l’arte nel Seicento a Carpi”:
– Palazzo dei Pio, Piazza Martiri, tel. 059.649955 – email musei@carpidiem.it
– Palazzo Foresti, via San Francesco 20, tel. 059.691376
– Museo Diocesano presso chiesa di S.Ignazio, Corso Fanti 44, tel. 059.686048