L’Osservatorio Provinciale Rifiuti ha redatto la relazione annuale contenente l’analisi dettagliata della produzione di rifiuti, della raccolta differenziata e della gestione degli impianti di trattamento e smaltimento sul territorio modenese. I dati sono stati presentati nel corso di un convegno il 29 settembre scorso a Modena.
Per la raccolta differenziata nel 2005 si è riscontrato un netto incremento del 6,5% rispetto al 2004 (5,5% l’incremento pro capite) ma rispetto al Piano per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) i risultati non sono ancora del tutto soddisfacenti: il 36,8% globale raggiunto nel 2005 è ancora lontano dall’ obiettivo del 55% previsto come media provinciale dallo stesso PPGR. Le anticipazioni dei primi sei mesi del 2006 sono pero’ molto positive, con una raccolta differenziata al 39,3% e punte di oltre il 60% a Castelnuovo Rangone e Nonantola.
Alberto Caldana, Assessore all’Ambiente della Provincia di Modena sottolinea che “l’obiettivo del 55 per cento è raggiungibile, potenziando ed estendendo i nuovi metodi messi in campo dalle aziende, soprattutto per la raccolta dell’organico. Questa quota potrà garantire la gestione dei rifiuti urbani basata su riciclo, termovalorizzazione e riduzione del ricorso allo smaltimento in discarica. L’incremento del riciclo, però, deve essere accompagnato da una inversione di tendenza nella produzione dei rifiuti, ancora in crescita”.
Nel 2005 la produzione totale di rifiuti urbani in provincia di Modena ha raggiunto le 416.549 tonnellate (+1,8% rispetto al 2004) corrispondenti a 626 kg/abitante, circa 1Kg. e 700 grammi al giorno (+1,0% rispetto al 2004). La raccolta differenziata totale è passata da 143.929 t a 153.265 t, mentre analizzando i dati pro-capite si osserva un incremento da 218 a 230 kg/abitante.
Comparando i dati modenesi con quelli di altri territori, si può osservare che la produzione di rifiuti urbani in provincia di Modena è molto elevata (in Emilia Romagna Modena e’ la seconda Provincia come quantita’ di rifiuti prodotta dopo Bologna), a dimostrazione di un elevato livello di benessere e conseguentemente di consumi, rispetto a situazioni quali il Sud Italia o l’Europa allargata a 25 Paesi.
Rispetto a tali riferimenti nazionali e internazionali e osservando i dati pro-capite, Modena si distingue anche per la maggiore raccolta differenziata (in Emilia Romagna per percentuale di raccolta differenziata Modena è però in quarta posizione dopo Reggio Emilia, Ravenna e Ferrara), il maggior quantitativo di rifiuti urbani destinati a termovalorizzazione e per il minor ricorso alla discarica come forma di smaltimento.
Di tutti i rifiuti urbani del territorio modenese oltre il 27 per cento viene smaltito in discarica, il 23,8 per cento va nell’inceneritore di Modena, l’11,7 per cento viene avviato alla selezione nell’impianto di compostaggio di Carpi e il resto viene recuperato nelle 215 aziende locali di riciclaggio dei rifiuti.
La raccolta differenziata 2005 è composta per il 23 per cento da potature e sfalci (rifiuti verdi da parchi e giardini), il 16,5% da carta e cartone, l’11 per cento da vetro e lattine, il 10 per cento da frazione organica, il 6 per cento da inerti, oltre il 3 per cento da plastica e un altro 3 per cento da metalli. Il 10,7% circa riguarda raccolte differenziate a smaltimento (ingombranti, pile e batterie, medicinali, vernici, adesivi, pesticidi) e circa un 5% di altre raccolte a recupero (olio vegetale, oli esausti da motore, accumulatori al Pb, abiti, pneumatici, toner e cartucce, tubi fluorescenti).
Con il 63,7 per cento, Nonantola si conferma, anche nei primi sei mesi del 2006, il comune con la quota più alta di raccolta differenziata in provincia di Modena; al secondo posto viene Castelnuovo Rangone con 61,4 per cento, quindi Novi con il 56 per cento.
Gli altri comuni che superano quota 50 per cento sono Finale Emilia, Formigine, Ravarino e S.Cesario. Modena arriva a quota 31,8 per cento, Carpi al 35,9, Sassuolo al 41,1, Mirandola al 40,8 per cento e Pavullo al 35 per cento.
Aggregando i dati per aree, emerge che nell’area nord la raccolta differenziata supera il 44 per cento, nel resto della pianura il 38 per cento, nei comuni collinari il 43 per cento, mentre in montagna sfiora il 29 per cento, il dato più basso ma con un aumento di quasi tre punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2005.
Le anticipazioni sul 2006 riguardano però dati indicativi, non ancora validati da tutte le verifiche che è possibile effettuare solo attraverso i rendiconti comunali e le dichiarazioni annuali fornite dai Gestori degli impianti di smaltimento presenti sul territorio provinciale.
La principale fonte utilizzata per il calcolo della produzione e della raccolta differenziata di rifiuti urbani è costituita dal modello di rendiconto annuale compilato dai Comuni o dagli enti gestori che inviano la documentazione alla Provincia entro il 30 aprile di ogni anno. La normativa nazionale e regionale ha stabilito che sia poi l’ATO a dover subentrare ai Comuni nell’esercizio delle loro funzioni in materia di gestione dei rifiuti urbani.
L’ATO, Agenzia d’ambito per i servizi pubblici, e’ un organismo di livello provinciale istituito dalla Regione con l’obiettivo di disciplinare in modo organico e gestire non solo il Servizio di gestione dei rifiuti urbani ma anche il Servizio idrico integrato.
I Gestori degli impianti di smaltimento in provincia di Modena sono 4, ovvero Aimag, Geovest, Hera e Sat mentre la suddivisione per Gestore dei comuni è definita in base a convenzioni siglate tra Gestori e l’ATO di Modena:
– AIMAG: Comuni di Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero e Soliera;
– GEOVEST: Comuni di Finale Emilia, Nonantola e Ravarino;
– HERA: Comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Marano, Modena, Montecreto, Montefiorino, Palagano, Pavullo nel Frignano, Polinago, Sestola, Spilamberto e Zocca; il bacino HERA comprende inoltre alcuni Comuni che nel 2005 gestivano ancora direttamente il servizio di gestione dei rifiuti urbani in toto o in parte; si tratta dei Comuni di Fanano, Fiumalbo, Montese, Pievepelago e Riolunato.
– SAT: Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Prignano, Sassuolo e Serramazzoni.