Pericolo incendi boschivi

Dal 14 luglio è in vigore lo stato di grave pericolosità per gli incendi nei boschi. Organizzato dalla Provincia un servizio di avvistamento in montagna. Le informazioni sui comportamenti a rischio, le sanzioni, cosa bisogna fare per segnalare un incendio.

Dal 14 luglio entra in vigore lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, come decretato dall’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco ed il Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato. Questa situazione di grave rischio dura fino al 22 agosto, termine che può essere prorogato o revocato a seconda delle condizioni meteorologiche.

«Raccomandiamo la massima cautela a tutti – afferma l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana – ma in particolare a chi frequenta le zone montane dove basta davvero poco per provocare un incendio. Grazie al clima favorevole e all’attenzione della popolazione, negli ultimi anni non abbiamo registrato eventi particolarmente gravi, ma questo non ci deve fare calare la guardia. Anzi, quest’anno potenzieremo ulteriormente il servizio di vigilanza con ben 170 volontari impegnati».

IL SERVIZIO DI AVVISTAMENTO DEGLI INCENDI DELLA PROVINCIA DI MODENA

La Provincia, in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, la Consulta provinciale del volontariato per la protezione civile e le Guardie ecologiche volontarie, anche quest’anno ha organizzato un servizio di avvistamento degli incendi boschivi, un’attività fondamentale di prevenzione che permette di intervenire in tempi molto stretti e circoscrivere il più possibile i danni.

Il servizio di avvistamento si svolge dal 14 luglio  fino al 2 settembre nei fine settimana al sabato e alla domenica con orari dalle 14 alle 19. Si tratta di 170 volontari distribuiti tra otto punti di avvistamento fissi  (due in più rispetto al 2006), in grado di tenere sotto controllo ampie zone di territorio, e tra sei squadre mobili. I punti fissi sono il monte Calvanella per la zona di Sestola e Fanano, il monte Cantiere a Lama Mocogno, il Sasso della Croce a Guiglia, il monte Nuda a Pievepelago, il monte Ravaglia a Serramazzoni, la Torre di Gaiato a Pavullo, la Croce di Costrignano a Palagano e il monte Pizzicano a Serramazzoni.

Ogni squadra è dotata di binocolo, bussola, cartina topografica, radio portatile ed è collegata con la sala operativa provinciale, mentre le squadre mobili sono dotate di Gps per la rapida localizzazione delle eventuali segnalazioni. I gruppi sono attrezzati, oltre che per la vigilanza, anche per gli interventi di soccorso e spegnimento e viaggiano su automezzi contrassegnati dalla scritta “Servizio avvistamento incendi boschivi”.

QUALI SONO I COMPORTAMENTI PERMESSI E QUELLI DA EVITARE? QUALI SONO LE SANZIONI?

E’ consentita l’accensione di fuochi esclusivamente su appositi bracieri o focolai su aree adeguatamente scelte ed attrezzate allo scopo. In questi casi occorre comunque adottare le necessarie cautele, con l’obbligo di riparare il focolare in modo da impedire la dispersione della brace e delle scintille, di custodire il fuoco e spegnerlo completamente prima di abbandonarlo. I residui vegetali delle colture agrarie e le erbacce infestanti possono essere bruciate con la precauzione di rimanere a non meno di 200 metri dai boschi, dalle aree forestali e dai pascoli.

Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa. Sono previste anche sanzioni amministrative da mille a 10 mila euro per chi rischia anche solo potenzialmente di causare un incendio con comportamenti distratti come gettare fuori da un’auto in corsa un mozzicone di sigaretta acceso, parcheggiare l’auto vicino all’erba secca con la marmitta ancora calda, accendere un fuoco in un’area non adeguatamente ripulita da foglie ed erbe secche.

COSA OCCORRE FARE PER SEGNALARE UN INCENDIO E COME VENGONO ATTIVATI GLI INTERVENTI DI SPEGNIMENTO?

Se si avvista un incendio di bosco c’è l’obbligo di effettuare la segnalazione telefonica e i numeri utili da chiamare sono:

1515 – numero nazionale di Pronto Intervento del Corpo Forestale dello Stato;

115 – numero nazionale di Pronto Intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile;

8008 41051 – numero verde regionale (Corpo Forestale dello Stato – Regione Emilia Romagna per la segnalazione degli incendi boschivi).
La telefonata è gratuita.

In caso di incendio boschivo la responsabilità dell’intervento di spegnimento è del Corpo forestale dello Stato mentre se ci sono rischi per persone ed edifici, la direzione delle operazioni passa ai Vigili del fuoco.

Quando gli incendi sono di rilevante gravità è previsto l´intervento aereo della flotta del dipartimento nazionale della Protezione Civile (Canadair ed elicotteri a grande capacità del tipo “Ericsson”) dedicati allo spegnimento degli incendi di bosco su tutto il territorio nazionale.
Grazie ad una convenzione della Regione è attivo anche il nucleo elicotteri appositamente attrezzati dei Vigili del fuoco di Bologna.
Per quanto riguarda l’organizzazione dello spegnimento da terra sono a disposizione complessivamente in ambito regionale 50 automezzi fuoristrada attrezzati con i moduli per lo spegnimento incendi e sette automezzi polifunzionali.
La Sala operativa unificata permanente (Soup), situata a Bologna presso il Centro Operativo dell´Agenzia regionale di Protezione Civile, è operativa tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e in orario notturno con servizio di reperibilità.

Pubblicato: 12 Luglio 2007Ultima modifica: 07 Aprile 2020