Disegni colorati e particolari di sculture che rievocano l’immaginario arcaico e cristiano compaiono sul telo decorato che l’artista della Transavanguardia Mimmo Paladino ha realizzato per la torre Ghirlandina, simbolo di Modena.
L’opera, che misura 64 metri di altezza e 14 di larghezza su ognuno dei quattro lati, riveste il monumento del XII secolo, tutelato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, per l’intera durata dei lavori di restauro, che iniziano ai primi di febbraio con studi, prove e campionature e proseguono in aprile con il restauro vero e proprio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna.
L’opera, che misura 64 metri di altezza e 14 di larghezza su ognuno dei quattro lati, riveste il monumento del XII secolo, tutelato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, per l’intera durata dei lavori di restauro, che iniziano ai primi di febbraio con studi, prove e campionature e proseguono in aprile con il restauro vero e proprio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna.
Il telo, installato in questi giorni, è ignifugo e microforato, ricopre interamente la torre – ad eccezione della parte terminale della cuspide – e di sera viene illuminato da luci collocate sul ponteggio.
Il restauro non impedirà le visite guidate alla torre. La prima è in programma il 31 gennaio, solennità del patrono di Modena San Geminiano, mentre le successive sono in agenda la domenica dal 6 aprile al 27 luglio e dal 7 settembre al 26 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. La Ghirlandina resterà aperta anche venerdì 25 aprile, festa della Liberazione, giovedì 1 maggio, festa del lavoro, e lunedì 2 giugno, festa della Repubblica. Il biglietto d’ingresso costa 1 euro.