Il 12 luglio a Trignano di Fanano si svolge l’ottava edizione della manifestazione “L’oro di Felice Pedroni“, un evento dedicato alla memoria di un emigrato fananese che nel 1902 scoprì un giacimento d’oro in Alaska e pose le basi per la fondazione della città di Fairbanks. Si tratta dell’occasione per trascorrere una domenica insolita, dove è possibile approfondire una vicenda emblematica accaduta all’inizio del secolo scorso a cavallo tra l’Appennino modenese e l’Alaska, una storia che offre tanti spunti di riflessione sul tema dell’emigrazione, così attuale anche oggi, sulla ricerca della fortuna altrove rispetto al luogo di origine. Sono ospiti dell’iniziativa i rappresentanti dell’Associazione Biellese cercatori d’oro, che intervengono per presentare i 23esimi Campionati mondiali di ricerca dell’oro, in calendario a Biella nella seconda metà d’agosto.
Il programma della giornata prevede alle 9.30 un’escursione con scarponi e padella per cercare l’oro nel fiume Dardagna, insieme agli esperti dell’Associazione biellese. Nel pomeriggio ha luogo la commemorazione presso il monumento dedicato al cercatore, con la presenza di una rappresentanza della Banda Municipale, cui segue la presentazione dei campionati mondiali di ricerca dell’oro della World Goldpanning Association. La sera alle 19 è previsto il concerto di musica country con Mirko Cattani e il gruppo Radio Texas. Cattani ha composto la canzone “Pedro creek”, dedicata alle vicende di Felice Pedroni. Si pranza e si cena presso lo stand gastronomico con i prodotti tipici locali, le crescentine, i ciacci e i borlenghi. Il ricavato della Festa va a sostegno del progetto di ristrutturazione delle ex-scuole di Trignano, per la realizzazione di un museo dedicato alla Linea Gotica e a Felice Pedroni.
Ultimo di sei fratelli, Felice Pedroni nacque nel 1858 nella località Le Teggie (frazione di Trignano del comune di Fanano). Dopo la morte del padre emigrò giovanissimo nel 1881 negli Stati Uniti per cercare lavoro. Fu bracciante, poi minatore, e nel 1988 nello stato di Washington divenne cittadino americano col nome di Felix Pedro. Verso la fine del ‘900 arrivò la notizia della scoperta dell’oro nel Klondike in Alaska, e migliaia di persone si diressero in quei luoghi in cerca di fortuna. Tra queste persone coinvolte dalla “febbre dell’oro” vi fu anche Felice Pedroni, che decise di tentare la fortuna dopo la morte di un suo amico in miniera. Pedroni si trasferì nel 1895 nel bacino dello Yukon (Alaska), in un territorio semi-sconosciuto, vivendo anni di intense avventure. Malato e ormai sfiduciato, il 22 luglio 1902 scoprì finalmente un filone d’oro nel fondo di un torrente che oggi viene chiamato Pedro Creek, proprio in suo onore. Si trattava di uno dei più ricchi giacimenti auriferi dell’Alaska. Ottenuta la concessione statale per l’estrazione del metallo prezioso, Pedroni divenne in poco tempo il presidente del Distretto minerario di Fairbanks che fondò l’8 settembre 1902 presso la sua baracca. A pochi chilometri dal distretto, nacque così quella che sarebbe diventata l’attuale Fairbanks, oggi la seconda città più popolosa ed importante dell’Alaska. Ormai ricco, tornò a Fanano nel 1906 per cercare moglie, ma andò incontro solo ad una delusione amorosa. Ritornato in Alaska, sposò l’irlandese Mary Ellen Doran, donna considerata di dubbia moralità e pochi scrupoli. Poco dopo, per cause mai chiarite, perse la concessione della miniera e quindi ogni sua ricchezza, ritrovandosi più povero di quanto non fosse stato all’arrivo in Alaska. Morì a soli 52 anni, nel 1910, all’ospedale di Fairbanks in circostanze apparentemente naturali ed il suo corpo fu imbalsamato e spedito dalla moglie in California, dove fu sepolto vicino a San Francisco. La salma venne poi ritrovata negli anni ’70 dal notaio di Pavullo Amato Cortelloni, e traslata nel cimitero di Fanano nel 1972.
All’incredibile storia di Felice Pedroni è stato dato il giusto rilievo solo recentemente, e la diffusione di queste vicende ha poi provocato ulteriori importanti conseguenze. Dal 2002 il comune di Fanano si è gemellato con Fairbanks. Nella stessa cittadina del Frignano è stata aperta una taverna denominata “L’osteria dell’Emigrante“, dedicata agli emigranti Fananesi e in particolare proprio alle vicende di Felice Pedroni e della comunità di Fairbanks in Alaska. Nella cittadina americana invece Felice Pedroni ha un monumento a lui dedicato e viene ricordato ogni anno durante i Golden Days (i “giorni dell’oro”), una manifestazione che prevede una gara per eleggere il sosia dell’emigrante fananese. Il vincitore entra a cavallo in città e deposita in banca un sacchetto pieno d’oro. Quest’anno i Golden Days di Fairbanks sono in programma dal 21 al 26 luglio. Infine dal 2002 a Trignano si organizza il “Felix Pedro Day” che dal 2008 è diventato appunto “L’oro di Felice Pedroni“.
Sui racconti e sulla memoria del fenomeno dell’emigrazione e sulla storia di Felice Pedroni sono stati organizzati percorsi didattici con le scuole medie ed elementari di Fanano, Montecreto e Sestola. Tra gli obiettivi di questi progetti vi è anche la volontà di far riflettere i bambini sul fatto che l’Italia da paese di emigrazione è diventato oggi meta di immigrati, di persone che provengono da realtà più povere per cercare fortuna nel nostro paese. Tra le attività previste vi sono anche momenti dedicati alla ricerca dell’oro con la “padella”, la relativa spiegazione delle diverse tecniche, l’analisi del fenomeno storico conosciuto come la “febbre dell’oro”, nonchè l’analisi della situazione economica e sociale dell’Appennino modenese di un tempo, a confronto con la situazione attuale.
Per approfondire la storia di Felice Pedroni è possibile leggere i testi scritti da Massimo Turchi: il libro “Alla fine dell’arcobaleno. La storia di Felice Pedroni da Fanano all’Alaska” (Prospettiva Editrice, 2007), e l’e-book “La Storia di Felice Pedroni. Un emigrante italiano nella corsa all’oro in Alaska” (Kappaeventi, 2009). Viene narrata la storia di Trignano, un piccolo borgo dell’Appennino, da dove molte persone in passato sono dovute emigrare in cerca di migliori condizioni di vita. È la storia dell’ultima frontiera americana, dei bianchi che vanno a impossessarsi dei residui territori indiani. Tutte le informazioni, compresi video e foto delle passate edizioni delle Feste di Trignano sono consultabili sul sito dedicato a Felice Pedroni (vedi link utili a fianco).