La Festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia a Modena

Fino a giugno nella città di Modena il Comitato promotore delle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia ha organizzato diverse iniziative per ricordare il Risorgimento, la nascita del Regno d'Italia e la storia repubblicana della nazione fino ad oggi. In programma la mostra ItalianiModenesi al Foro Boario, incontri, convegni, percorsi didattici, spettacoli cinematografici e teatrali.

Il 17 marzo 1861 nacque il Regno d’Italia, al termine di un processo storico – il Risorgimento – che portò alla riunione in un solo nuovo Stato dei precedenti Stati preunitari, tra cui figurava anche il Ducato di Modena, oltre a Regno di Sardegna, Regno Lombardo Veneto, Ducato di Parma, Granducato di Toscana, Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie. Dopo l’impresa dei mille garibaldini in tale data il parlamento subalpino con sede a Torino proclamò Vittorio Emanuele II «re d’Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione».

Il giorno giovedì 17 marzo 2011 ricorre quindi l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia e le relative celebrazioni a livello nazionale sono state avviate con decreto del Presidente del Consiglio, con l’istituzione di un Comitato interministeriale per promuovere ed organizzare le varie iniziative. Il logo scelto per l’anniversario è costituito da tre bandiere tricolori che rappresentano i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni. La valenza simbolica delle celebrazioni dei 150 anni rimanda ad un messaggio di identità e unità nazionale e testimonia l’impegno di valorizzare il territorio nazionale come espressione di tutte le Regioni che lo compongono.

Rispetto al Cinquantesimo e al Centenario, le celebrazioni del Centocinquantesimo avvengono in un contesto contraddistinto da una grave crisi economica, mentre nel 1911 si era nel bel mezzo del “decollo industriale italiano” e nel 1961 nel pieno del “miracolo economico italiano”. Le attuali celebrazioni avvengono inoltre in un clima politico contraddistinto da alcune marcate differenze sul significato da attribuire alla Festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con alcune correnti di opinione pubblica che sembrano impaurite dal futuro e infastidite dal passato. Come ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “Bisogna recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perché ne abbiamo bisogno per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e già mettono a dura prova il nostro Paese. Tutte le iniziative per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia non sono tempo perso e denaro sprecato”.

Come in tutta Italia, anche nel territorio della provincia di Modena dai primi di marzo fino a giugno sono in programma diversi momenti celebrativi organizzati nei vari comuni, tra incontri, mostre e spettacoli. A Modena, in particolare, si è formato un Comitato promotore delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia, a cui hanno aderito Provincia e Comune di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Collegio S.Carlo e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi, Mirandola, Modena e Vignola. L’obiettivo colto dai membri del Comitato promotore modenese è quello di sensibilizzare i cittadini sul significato e l’esperienza di un secolo e mezzo della storia d’Italia, degli italiani, della provincia di Modena e dei suoi abitanti, attraverso l’analisi delle vicende storiche, stimolando l’interesse verso i problemi del presente.

Di seguito un riepilogo delle principali iniziative organizzate dal Comitato Promotore delle istituzioni modenesi nella città di Modena. Il dettaglio di tutto il programma è consultabile sul sito appositamente creato in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia a Modena (vedere nei link utili a fianco).

Giovedì 17 marzo alle 11 inaugura presso la sede espositiva del Foro Boario la mostraItalianiModenesi”, un viaggio nella storia, lungo un percorso che va dai tempi del sogno nazionale di Ludovico Antonio Muratori alle speranze e lotte del Risorgimento, dalle difficoltà del primo decennio post-unitario al compimento dell’unificazione dopo la Grande Guerra, dal Ventennio fascista alla fine della Seconda guerra mondiale e alla Costituzione repubblicana, dagli anni del “Miracolo economico” all’attuale condizione di area tra le più avanzate d’Europa per qualità e tenore di vita, per ricchezza prodotta e per integrazione sociale e interculturale. Si tratta di una multiforme esperienza interattiva d’immagini, oggetti, voci, suoni, con una sezione speciale dedicata al tema del lavoro e una specifica attenzione posta sulle prospettive future dei Modenesi. La mostra è visitabile fino a sabato 9 giugno con orario d’apertura dal mercoledì alla domenica ore 10.30-19. Lunedì 25 aprile è prevista l’apertura straordinaria. L’ingresso è gratuito.

Venerdì 18 marzo alle 16.30 presso l’Auditorium Marco Biagi, in Largo Marco Biagi 10 è in programma la conferenza spettacolo di storia cantata “L’altro mondo del Generale, Garibaldi a cent’anni dallo scoglio di Quarto (fra emigrazione, esilio ed oblio)”. Protagonisti Emilio Franzina, storico all’Università di Verona, assieme a Luca Bassanese e Stefano Florio (chitarre e synth) e Mirco Maistro (fisarmonica). Si racconta la parabola esistenziale e politica di Garibaldi nei suoi momenti e aspetti poco noti, fra canzoni popolari e letture di testi originali, attraverso un percorso narrativo che si dipana a partire da Nizza e dal Mediterraneo sino a Istanbul e al Mar Nero, dall’America meridionale alla Repubblica romana, dalla morte di Anita all’impresa dei Mille. L’ingresso è gratuito.

Dal 18 marzo al 3 giugno presso la Fondazione del Collegio San Carlo è in calendario la rassegna di 10 incontri intitolata “L’Italia e gli Italiani”, per riflettere sul nostro paese con alcuni studiosi ed ospiti di eccezione. Si inizia venerdì 18 marzo alle 17.30 con Ernesto Galli della Loggia che parla di Patria Stato e Nazione nell’Italia del Novecento, presiede Roberto Franchini. Nei successivi incontri, che si tengono nello stesso luogo e con inizio sempre alle 17.30, gli argomenti in discussione sono il fascismo (il 25 marzo con Alberto De Bernardi e Paul Corner, presiede Giuliano Albarani), l’Italia e gli altri (venerdì 1 aprile con Donald Sassoon, presiede Carla Bagnoli), regionalismo e federalismo nella storia italiana (venerdì 15 aprile con Marcello Fedele ed Elio Tavilla, presiede Paola Guerra), élite e classe dirigente nell’Italia repubblicana (venerdì 29 aprile con Carlo Carboni e Marco Cattini, presiede Claudio Baraldi), l’Italia nel mondo (venerdì 6 maggio con Lucio Caracciolo e Federico Romero, presiede Marina Murat), la lotta per l’egemonia politica e culturale nell’Italia repubblicana (venerdì 13 maggio con Aldo Schiavone, presiede Carlo Altini), il lavoro (martedì 17 maggio con Adolfo Pepe e Lorenzo Bertucelli, presiede Tindara Addabbo), l’Italia tra Stato e Chiesa (venerdì 27 maggio con Alberto Melloni e Luciano Guerzoni, presiede Maria Donata Panforti), infine l’Italia repubblicana (venerdì 3 giugno con Simona Colarizi, presiede Leonardo Paggi).

Da martedì 22 marzo a venerdì 13 maggio la Sala Truffaut in via degli Adelardi propone la rassegna cinematografica “Risorgimento e dintorni”, che comprende 24 appuntamenti con il cinema italiano d’autore, per ripercorrere la storia d’Italia del XIX secolo fino agli inizi del ‘900, attraverso la visione di capolavori di registi come Vittorio De Sica (“Un garibaldino al convento” martedì 22 marzo), Roberto Rossellini (“Viva l’Italia” mercoledì 23 marzo), Luigi Magni (“Nell’anno del Signore” venerdì 25 marzo; “In nome del popolo sovrano” martedì 29 marzo), Luchino Visconti (“La terra trema – Episodio del mare” giovedì 7 aprile; “Il Gattopardo” giovedì 5 maggio; “Senso” venerdì 13 maggio), i fratelli Paolo e Vittorio Taviani (“Allonsanfan” venerdì 8 aprile), Marco Bellocchio (“La balia” venerdì 15 aprile), Ermanno Olmi (“L’albero degli zoccoli” venerdì 22 e sabato 23 aprile), Mario Monicelli (“I compagni” giovedì 28 aprile), Florestano Vancini (“Bronte” mercoledì 4 maggio), Pietro Germi (“Il brigante di Tacca del lupo” venerdì 6 maggio), Ettore Scola (“Passione d’amore” mercoledì 11 maggio) e tanti altri. Da non perdere tra l’altro mercoledì 30 marzo i film “Camicie Rosse” di Goffredo Alessandrini, sulle vicende di Garibaldi, e giovedì 31 marzo “Cuore” di Duilio Coletti, tratto dall’immortale romanzo di Edmondo De Amicis. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.15.

I 150 anni dell’Unità d’Italia si celebrano anche a teatro con una serie di spettacoli in programma al Teatro Comunale Pavarotti e al Teatro delle Passioni.
Il Teatro Comunale Pavarotti di Modena in corso Canalgrande propone due opere sul tema della libertà. Il primo spettacolo è “Risorgimento!” di Lorenzo Ferrero, commissionato e coprodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena insieme al Teatro Comunale di Bologna ed eseguito in prima assoluta venerdì 25 marzo alle 20.30. L’azione si svolge durante le prove per la messa in scena del Nabucco di Verdi alla Scala di Milano, negli anni crucuali in cui il popolo italiano si preparava ad insorgere per liberarsi dalla dominazione austriaca ed affermare la propria identità. Il secondo spettacolo è “Il prigioniero” di Luigi Dallapiccola, opera composta tra il 1944 e il 1948, in cui l’ambientazione cinquecentesca ai tempi dell’Inquisizione fornisce un pretesto per testimoniare contro le leggi razziali imposte dal regime fascista e contro i campi di concentramento. Michele Mariotti è alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, la regia è a cura di Giorgio Gallione. L’opera viene rappresentata domenica 27 marzo alle 15.30.
Sono due gli spettacoli in programma anche al Teatro delle Passioni in via Sigonio 382. Giovedì 10 e venerdì 11 marzo alle ore 10 per gli studenti delle scuole elementari va in scena “Cuore”, opera liberamente tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis, su testo di Gigi Bretoni e regia di Alberto Grilli. L’autore si immagina e descrive una scuola pubblica per tutti, con uno stesso programma e una visione unitaria della Storia, dove si insegna un’unica lingua e si forma un’unica Nazione. Venerdì 30 marzo alle 21, e in replica giovedì 31 marzo alle 15, venerdì 1 e sabato 2 aprile alle 21 è il turno dello spettacolo “Terra matta”, tratto dall’autobiografia di Vincenzo Rabito pubblicata da Giulio Einaudi Editore, con adattamento, regia e impianto scenico di Vincenzo Pirrotta. L’opera racconta le peripezie, le furbizie e gli esasperati sotterfugi di un tipico italiano, Vincenzo Rabito, un bracciante siciliano semianalfabeta che ha dovuto lottare tutta la vita per affrancarsi dalla miseria, sopravvivendo al mattatoio della prima e della seconda guerra mondiale, arrivando alla fine a godere pure lui del benessere diffuso degli anni sessanta.

Agli studenti delle classi 5° viene dedicato un approfondimento didattico che prevede una serie di incontri con studiosi ed esperti storici, per offrire ai futuri maturandi uno sguardo complessivo e un approccio di lungo periodo sulla vicenda storica dell’Italia unita. Gli incontri, ciascuno della durata di due ore, si svolgono in orario scolastico, in accordo con i rispettivi docenti, nel periodo compreso fra febbraio e aprile 2011 e sono promossi in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena e sotto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Per informazioni email didattica@150modenesichestoria.it oppure didattica@istitutostorico.com.

Sabato 4 giugno alle 11 presso l’Auditorium Marco Biagi in Largo Marco Biagi 10 è in programma il workshop intitolato “Dal municipio alla nazione, il ruolo di Comuni, Province e Regioni nei 150 anni dell’Unità d’Italia”. Ne discutono Luciano Vandelli dell’Università di Bologna e Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Sono tre i convegni promossi dal Comitato delle istituzioni modenesi per le celebrazioni dei 150 anni. Giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile presso la Rocca di Vignola si tiene il convegno internazionale di studi intitolato “La vittoria macchiata. Memoria e racconto della sconfitta militare nel Risorgimento”, promosso dal Dipartimento di Scienze del linguaggio e della cultura dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione col Dipartimento di Lingue, letterature e culture comparate dell’Università degli Studi di Bergamo. Con l’aiuto di esperti e studiosi si discute di eroi, martiri, miti, sconfitte militari e nazionalismi, analizzando tra l’altro la letteratura italiana dell’800 e del primo ‘900.
Da mercoledì 11 a venerdì 13 maggio presso l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena in Corso Vittorio Emanuele II si tiene il Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Cartografia, sul tema “150 anni di cartografia in Italia”. Il convegno vuole ricordare il ruolo che ebbero la cartografia topografica e catastale, non trascurando quella geologica e nautica, prima ancora che l’avvento del telerilevamento e dell’aerofotogrammetria segnassero un vero e proprio passaggio culturale nella conoscenza e gestione del territorio, contribuendo a soddisfare le grandi esigenze territoriali di allora, dal riassetto dell’agricoltura, alla viabilità, alle bonifiche, al disordine idraulico. Il Convegno è organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Geologia e Turismo, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena.
Venerdì 20 e sabato 21 maggio presso l’Auditorium della Fondazione Marco Biagi è in programma il convegno nazionale di studi intitolato “Ricchi per sempre?”, in cui illustri storici dell’economia ed economisti si confrontano sulle principali vicende economiche italiane degli ultimi 150 anni, tra progresso e declino. Si discute di stabilità e rischi del nostro paese, del sistema giuridico-legale, tra leggi e mercato, di reti e infrastrutture, del ruolo dello Stato nel regolare l’economia, di banche e sistema finanziario, di innovazione tecnologica, ricerca e formazione, di imprese e imprenditori, di lavoro e precarietà.

Pubblicato: 09 Marzo 2011Ultima modifica: 13 Aprile 2020