Infortuni sul lavoro e malattie professionali

Il 12 marzo presso la sede della Provincia si fa il punto della situazione in materia di sicurezza sul lavoro nel modenese. In un seminario viene presentato il rapporto annuale su infortuni e malattie professionali, con un approfondimento sulle donne lavoratrici.

Giovedì 12 marzo presso la Sala del Consiglio provinciale in viale Martiri della Libertà 34 a Modena sono previsti due appuntamenti nell’ambito delle iniziative organizzate per la festa dell’8 marzo. A partire dalle 9.30 è in programma la conferenza intitolata “Infortuni e malattie professionali in provincia di Modena: epidemiologia e prevenzione”. Nel pomeriggio invece il tema affrontato in un secondo incontro è quello della violenza contro le donne.

Nel corso della prima conferenza si fa il punto della situazione sul tema della sicurezza del lavoro nel modenese, con la presentazione del Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, a cura dell’Azienda Usl e dell’Inail. Dato il tema dell’8 marzo è previsto anche un approfondimento specifico sul fenomeno infortunistico tra le lavoratrici.

Interviene alla conferenza Simona Arletti, Assessore alle Politiche per la salute del Comune di Modena, in rappresentanza degli Enti locali che fanno parte del Coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro. Gli altri relatori sono Antonio De Filippo dell’INAIL, Adriana Giannini del Dipartimento Sanità pubblica Azienda USL di Modena, Eufranio Massi della Direzione provinciale del lavoro di Modena e infine Gianni Cavicchioli, Assessore provinciale al Lavoro.

Il Rapporto annuale evidenzia come il numero degli infortuni sul lavoro nel territorio modenese sia tendenzialmente in calo, soprattutto nei settori più a rischio dove si sono concentrate le attività di prevenzione, mentre si registra un seppur lieve aumento della gravità degli incidenti.
Sono stati 23.963 gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2007 nel territorio provinciale, di questi al 31 ottobre 2008 l’INAIL ne ha indennizzati 13.401.
Tra il 2003 e il 2007 gli infortuni mortali sono stati complessivamente 89 di cui la metà costituiti da incidenti mortali in itinere e stradali in genere, e 44 effettivamente accaduti nei luoghi di lavoro. La maggior parte di questi ultimi sono avvenuti in agricoltura (15) ed edilizia (14), soprattutto a causa di ribaltamento di trattori e cadute dall’alto.
I settori a maggiore frequenza infortunistica sono, in ordine decrescente, il minerario ceramico, le lavorazioni del legno, l’edilizia, l’agricoltura industriale, macelli e alimenti. Quelli invece a maggiore gravità risultano essere l’edilizia, il legno, i trasporti, il minerario ceramico, l’agricoltura industriale e gli alimenti. L’indice di gravità si misura calcolando le giornate di lavoro perse e nell’ultimo triennio questo dato segna un lieve incremento in particolare nei settori delle costruzioni e del minerario-ceramico.
A livello regionale Modena è al terz’ultimo posto come numero di infortuni, al penultimo posto nell’indice di gravità, solo Bologna in quest’ultimo caso ha fatto meglio. L’indice di gravità modenese risulta comunque inferiore a quello nazionale. Per quanto riguarda le malattie professionali, dai dati dell’Inail emerge un andamento altalenante delle denunce a fini assicurativi nel quinquiennio 2003-2007, mentre i casi indennizzati corrispondono circa al 15 percento delle denunce stesse. Le statistiche dell’Usl registrano 1475 malattie professionali denunciate nel 2008, tra queste la sordità è nettamente al primo posto (1189 casi), in forte aumento le malattie muscolo scheletriche (come tendinopatie e artropatie) e della colonna vertebrale, a causa di lavori che richiedono un’importante sforzo fisico.

La conferenza del 12 marzo si tiene a poche settimana dall’avvio della campagna di comunicazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro intitolata “Sicuro! E’ il mio lavoro”. Con lo slogan “La sicurezza sul lavoro non ammette strappi alla regola”, l’iniziativa è stata promossa da Provincia e Comune di Modena, Inail, Azienda Usl, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti (sindacati e associazioni di categoria) che fanno parte del Coordinamento provinciale sicurezza sul lavoro.

Come ricorda l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli, la campagna “Sicuro! E’ il mio lavoro” ha l’obiettivo di «sollecitare in modo diretto il senso di responsabilità dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori, affinché continui l’impegno nella prevenzione e la guardia rimanga alta, anche in questo periodo di crisi dove qualcuno potrebbe avere la tentazione di “risparmiare” risorse tagliando un po’ sulla sicurezza o ricorrendo al lavoro nero».

Pubblicato: 11 Marzo 2009Ultima modifica: 14 Aprile 2020