Festa del Miracolo del 1511

Dal 15 al 20 febbraio la Confraternita di San Geminiano promuove una serie di iniziative per celebrare i 500 anni dal miracolo con cui il patrono salvò la città dalle truppe francesi. Tra gli eventi in programma concerti, mostre, incontri, l'annullo postale e uno spettacolo teatrale.

Concerti, mostre, conversazioni e incontri, un annullo filatelico e una pièce teatrale: sono numerose le iniziative che la storica Confraternita di San Geminiano organizza in occasione del quinto centenario del miracolo del Santo del 18 febbraio 1511. Nella figura del Santo Patrono di Modena si intrecciano storia e credenze tramandate dal culto religioso. In particolare sono due gli episodi in cui si è supposto l’intervento della forza spirituale del Santo che anche da morto sarebbe stato in grado di intercedere a favore della città. La leggenda più famosa è forse quella che si riferisce all’anno 452, nel periodo delle invasioni barbariche, quando, in seguito alle preghiere dei fedeli, S.Geminiano salvò Modena dagli Unni guidati da Attila, nascondendo la città agli invasori con una fitta coltre di nebbia. I festeggiamenti predisposti dalla Confraternita di San Geminiano riguardano invece il secondo episodio “miracoloso”: il Vedriani, nella sua “Historia dell’antichissima Città di Modena”, ci racconta come durante le guerre d’Italia tra Francia e Spagna, il Vicerè di Francia Charles d’Amboise, al comando delle sue truppe, assediava Modena. La notte tra il 17 e 18 febbraio 1511 proprio quando la città stava per essere saccheggiata, San Geminiano gli apparve “in sembianza di vecchio” persuadendo il francese a ritirarsi, e anche in questo caso Modena fu salvata.

Le iniziative promosse dalla Confraternita per celebrare i 500 anni dal miracolo del 1511 iniziano con il ciclo di incontriTre sere per un miracolo“, in programma presso la chiesa di San Barnaba alle 21.
Martedì 15 febbraio Matteo Alkalak discute dell’origine della devozione dei laici per San Geminiano, seguito da Gian Carlo Montanari che tratta della storiografia del miracolo del 18 febbraio, mentre Marco Cattini parla dell’iconografia del santo modenese.
Mercoledì 16 il sindaco Giorgio Pighi discute del legame tra il Patrono e le Istituzioni, seguito dall’intervento del rocker Antonio “Rigo” Righetti, che racconta come è nato il progetto di una canzone per il Patrono, scritta proprio per promuovere e sdoganare un approccio più moderno con la devozione. Il musicista modenese, cantante e bassista già al fianco di Ligabue per diversi anni, presenta il cd “San Geminiano 2011”, da lui composto, il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza. Ne parla in un incontro aperto, raccontando come si è cimentato in questa sfida, attingendo al suo personale rapporto con il Patrono.
Giovedì 17 è invece il turno di Emilio Bertoni, Segretario della Confraternita di San Geminiano, che parla dei significati che derivano dagli avvenimenti religiosi – quelli legati al Santo modenese in particolare – e delle numerose allegorie che scaturiscono dalla spiritualità. Conclude la serata don Giacomo Morandi, Vicario generale, che spiega il significato delle letture scelte dalla diocesi nel giorno del Santo Patrono.

Venerdì 18 febbraio dalle 9 alle 14 in Municipio è in programma l’annullo filatelico per i cinquecento anni del miracolo del Patrono. Dalle 16.30 si svolge la processione dei confratelli che, dalla Chiesa delle Grazie si recano in Duomo per rendere omaggio al sepolcro del Patrono. Alle 17.45 presso la Chiesa delle Grazie viene presentato il restauro della balaustra lignea dell’altare maggiore, che ha permesso di metterne in luce la preziosità. Alle ore 18 viene benedetto l’organo del 1734 di Domenico Traeri, recentemente restaurato, e subito dopo ha luogo la Concelebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Antonio Lanfranchi Arcivescovo di Modena-Nonantola. La Messa sarà accompagnata dalla corale “Lorenzo Perosi” di Campogalliano, diretta dal Maestro Paolo Zoboli, che eseguirà la Messa popolare “Del Miracolo” in La minore per Coro e organo. Al termine della celebrazione “Rigo” Righetti canterà dal vivo il brano dedicato a San Geminiano da lui composto.

Sabato 19, presso il teatro Sacro Cuore a partire dalle 21 viene rappresentata la pièce in quattro tempi, scritta nella lingua modenese del ‘500, “Modena 18 febbraio 1511: un miracolo di San Geminiano“, di Gian Carlo Montanari, con la regia di Claudio Calafiore, con il racconto di quell’avvenimento a cura di attori che interpretano personaggi realmente esistiti nell’epoca.

Gli appuntamenti del quinto centenario del miracolo del Patrono si concludono domenica 20 febbraio: a partire dalle 16.30, sempre al teatro Sacro Cuore, si svolge la replica dello spettacolo teatrale dedicato al Patrono protettore di Modena mentre, al termine della rappresentazione, “Rigo” esegue dal vivo il pezzo scritto da lui.

In occasione delle celebrazioni la Confraternita ha commissionato a noti artisti modenesi la composizione di una serie di medaglioni pettorali che sono esposti al Centro Studi Muratori – in via Castel Maraldo 19 – nell’ambito della mostra “San Geminiano nel cuore”, aperta fino alla fine di marzo.

Il cd “San Geminiano 2011”, prodotto dall’etichetta Videoradio, si può trovare in tutti i negozi di musica del centro di Modena, è già in distribuzione digitale su iTunes e Amazon e sarà in vendita in concomitanza con tutti gli appuntamenti della Confraternita.

La Confraternita di San Geminiano è una fra le più antiche e conosciute Confraternite dell’Italia settentrionale, di origine quasi millenaria. Si tratta di un’Associazione di fedeli laici che anticamente presentavano ogni anno in Duomo i ceri e l’olio per la lampada votiva (devozione poi trasferita nel sec. XVI dagli Este alla Comunità con apposito Decreto). Nel 1348, quando la Peste dilagò in tutta Europa, i Confratelli aprirono in Modena un ospedale per il ricovero e la cura dei poveri malati. Nel 1492 il Vescovo approvò i primi Statuti della Confraternita, ancora ben conservati in un prezioso incunabolo. I Confratelli – che oggi sono una settantina – promuovono soprattutto iniziative culturali e religiose legate alla devozione nei confronti del Santo Protettore e alla conservazione e al decoro della Chiesa delle Grazie, ricevuta in uso perpetuo nel 1877 dal Marchese Monsignor Giulio Campori. La Sede della Confraternità è a Modena in viale Vittorio Veneto, 51, proprio presso la Chiesa Beata Vergine delle Grazie.

Per informazioni:
tel. 059.223239
email confr.sangeminiano@alice.it

Pubblicato: 15 Febbraio 2011