Sabato 11 e domenica 12 settembre a Castelvetro è in programma la storica partita a dama, giocata da pedine viventi sulla scacchiera che pavimenta la suggestiva piazza del centro storico. La cittadina rivive la sua epoca rinascimentale rinnovando la tradizione della corte dei Marchesi Rangone: intorno alle pedine va in scena la vita intera di un castello cinquecentesco, Palazzo Rangoni, con dame e cavalieri splendidamente abbigliati, nobili, armigeri, popolani, saltimbanchi, giocolieri, musici e mangiatori di fuoco.
La manifestazione è curata dall’Associazione Dama vivente, con il contributo del Comune di Castelvetro, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna.
L’iniziativa si replica identica nei due giorni del weekend. Si inizia all’imbrunire intorno alle 20.30 con il corteo storico composto da centinaia di figuranti in preziosi e spettacolari costumi rinascimentali, con la presenza degli sbandieratori, per proseguire con la partita affidata alla tecnica di due mossieri, mentre un giullare aiuta le pedine – i giovani paggi della corte – a muoversi tra le caselle. Al termine va in scena lo spettacolo “Le stagioni dell’amore” ispirato al mito greco dell’amore contrastato tra il dio degli Inferi Plutone e la ninfa Proserpina. La vicenda viene narrata da una stramba e coloratissima compagnia di guitti, la compagnia Atmo di Bastia Umbra, con un ritmo incalzante e attori che irrompono sulla scena su trampoli o indossando strutture di fuoco e pirotecniche che creano un forte impatto visivo. Grandi pupi e costumi ispirati a Klimt completano la suggestione scenica.
I biglietti di ingresso costano 10 euro (7 i ridotti) e possono essere acquistati in loco presso la biglietteria che apre alle 19. Si entra gratis fino ai 12 anni.
In occasione dell’evento sono stati ideati pacchetti turistici di accoglienza, flessibili nella scelta delle strutture ricettive e nella scelta dei servizi turistici: visite guidate, degustazioni, sport, natura.
“È una manifestazione strettamente legata all’identità del territorio – commenta Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura – che ha il pregio non solo di richiamare visitatori e turisti ma anche di coinvolgere l’intero paese nel lavoro di preparazione e di realizzazione”.
La Dama vivente è un rito biennale che si ripete ormai da 44 anni (si tiene negli anni pari), alternandosi con la più recente Festa a Castello (negli anni dispari), il banchetto rinascimentale in piazza a cui tutti possono partecipare indossando un costume d’epoca. Entrambe le iniziative rievocano l’episodio realmente accaduto del soggiorno a Castelvetro di Torquato Tasso nel 1564: incantato dalla dolcezza del paesaggio, si dice che proprio qui il poeta abbia composto “Erminia fra i pastori”, uno dei brani più suggestivi della Gerusalemme liberata.
Ciascun costume indossato dai figuranti è scrupolosamente disegnato su modelli d’epoca e rigorosamente realizzato a mano dalle volontarie dell’Associazione Dama vivente. Si va dai sontuosi abiti in velluto, broccato e preziosi tessuti ricamati a mano dei nobili della corte ai giubboni degli armigeri fino ai semplici camiciotti dei popolani. Gli abiti sono così ricchi e suggestivi che spesso i figuranti della Dama vivente sono invitati a partecipare a sfilate storiche all’estero. Le trasferte hanno già toccato con successo Los Angeles, Montlouis sur Loire, Praga e Amboise. Da tutto questo lavoro è nato da cinque anni un museo di abiti di stile rinascimentale (Fili d’Oro a Palazzo Rangoni) aperto tutti i giorni festivi dalle 16 alle 19.30.
Per informazioni:
tel. 059.758818