Saranno realizzati nelle zone di Marzaglia e dell’area nord di Modena, al confine con il comune di Campogalliano, i bacini idrici a basso impatto ambientale di stoccaggio dell’acqua per far fronte ai periodi di siccità. Lo ha annunciato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, rispondendo all’interpellanza dei consiglieri Aldo Imperiale (Prc) e Walter Telleri (Verdi) in merito alla «minacciata» realizzazione dei bacini. L’interpellanza esprimeva dubbi «sull’effettiva efficacia dei bacini, rispetto ai tempi di realizzazione e alla rispondenza ai problemi emersi durante la siccità del 2007».
«Sarebbe una perdita per il territorio se i bacini non si facessero – ha risposto l’assessore Caldana – perché il nostro territorio ha bisogno degli impianti di stoccaggio dell’acqua sia per l’irrigazione che per l’uso civile e per consentire il deflusso minimo vitale dei fiumi. E proprio all’esigenza di scongiurare tempi di realizzazione lunghissimi – ha proseguito Caldana – è dovuta la scelta regionale di inserire gli invasi all’interno di un’ordinanza di protezione civile, dichiarandone quindi la pubblica utilità e urgenza».
Il bacino nell’area nord avrà una capacità di 800 mila metri cubi e sarà realizzato dal servizio tecnico di bacino regionale. Avrà invece una capacità di oltre cinque milioni di metri cubi il bacino di Marzaglia la cui realizzazione è affidata al Consorzio di bonifica della Burana. «Al momento – ha specificato l’assessore – sono stati individuati luoghi e soggetti attuatori ma non sono stati presentati progetti perché siamo in attesa di indicazioni della Regione sul percorso più idoneo da seguire.