Villaggio San Marco2 – A Carpi 1500 profughi Aperto nel giugno del 1954, chiuso dopo 16 anni

Furono quasi 1.500 i profughi, appartenenti alla comunità italiana, ospitati nel Villaggio San Marco a Carpi, dopo aver abbandonato le proprie case e tutti i propri beni in Istria e Dalmazia a seguito degli accordi internazionali che, ridefinendo il confine orientale italiano, assegnarono quei territori all’allora Jugoslavia.

Le famiglie arrivate nel modenese furono una parte delle circa 250 mila persone, il 90 per cento degli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia,  che partirono tra il 1944 e la fine degli anni Cinquanta, dirette in 130 luoghi tra caserme, scuole come quella in via Caselle a Modena che ospitò diverse famiglie, conventi, ex campi di concentramento come quello di Fossoli o la risiera di San Saba a Trieste, ma anche oltreoceano, dal Canada al Venezuela. Un esodo di massa per fuggire a persecuzioni e alla tragedia delle foibe dove vennero sterminati migliaia di italiani.

Il Villaggio san Marco fu aperto il 7 giugno del 1954 e chiuso dopo 16 anni il 7 marzo del 1970. All’interno della struttura furono aperti spazi commerciali, centri di aggregazione, uno studio medico, attività artigianali come la falegnameria e la tipografia gestiti dagli esuli stessi, poi la scuola, l’asilo e la chiesetta.

Gli esuli, insomma, anche se sostenuti dallo Stato con apposite leggi, si organizzano in modo indipendente, allacciando stretti rapporti con la comunità di Fossoli e di Carpi, nonostante, si legge nel contributo di Luigi Vallini riportato nel volume,  il clima di diffidenza e le tensioni politiche del dopoguerra. 

L’area di Fossoli di Carpi fu un campo di prigionia durante la seconda guerra mondiale: tra coloro che vi transitarono, prima di arrivare al campo di sterminio di Auschwitz, ci fu anche Primo Levi.

Nel dopoguerra fu assegnata all’opera dei Piccoli apostoli di Don Zeno Saltini e ospitò la comunità di Nomadelfia, prima di diventare il Villaggio San Marco.

Pubblicato: 05 Marzo 2018Ultima modifica: 06 Marzo 2018