Stazioni sci\1 – Provincia propone un Piano Ammodernamento, servizi, sicurezza e innevamento

Riqualificare le stazioni sciistiche modenesi, intervenendo su più fronti: dagli impianti di risalita, ai servizi in pista, dall’innevamento alla caratterizzazione dell’offerta, puntando su famiglie e bambini. Le priorità di intervento sono indicate in un documento, discusso mercoledì 23 marzo, dal Consiglio provinciale, in vista della Conferenza regionale sul turismo invernale in programma a Sestola il 12 aprile (comunicati da n.143 a n.146).

«La stagione sciistica nelle stazioni modenesi non è ancora finita – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, presentando il documento – ma stiamo già pensando al futuro. Questo documento è un riferimento per il lavoro dei sindaci e della Regione per rafforzare la collaborazione e le strategie. Il comparto sciistico nel modenese rappresenta un asse portante per l’economia della montagna che va rilanciato se vogliamo continuare a competere con le stazioni alpine che possono contare su risorse pubbliche superiori grazie all’autonomia regionale. Per fare questo in accordo con i Comuni e i gestori privati abbiamo predisposto una proposta di piano di intervento che intendiamo verificare e costruire insieme alla Regione per individuare le risorse necessarie e un programma condiviso».

Il documento, partendo dall’analisi dei fattori critici, che vanno dai costi energetici, soprattutto per l’innevamento artificiale, dai costi per la sicurezza fino alle spese per le revisioni periodiche degli impianti di risalita, individua una serie di azioni strategiche che riguardano il comprensorio del Cimone, con proposte di intervento e rilancio anche per le stazioni delle Piane di Mocogno, Fiumalbo, S.Annapelago e lo sci di fondo a Frassinoro.

«Abbiamo effettuato – ha spiegato Muzzarelli – una ricognizione delle priorità, in vista dei prossimi finanziamenti della legge regionale 17; un compito che la recente legge di riordino istituzionale ha mantenuto per la Provincia che a Modena, in questo settore, ha maturato una lunga esperienza, partita con la definizione del Piano Illing. Ecco oggi si sente appunto la necessità di avviare un nuovo piano strategico partendo da un maggiore coordinamento delle azioni pubbliche e private».

Per quanto riguarda gli impianti, il piano della Provincia individua anche la programmazione, a partire dal quest’anno, delle revisioni generali che vanno fatte ogni 15 anni (nel comprensorio del Cimone sono due solo nel 2016 con hanno un costo di circa ogni 500 mila euro ciascuna) e di quelle speciali da effettuare ogni cinque anni.

Pubblicato: 24 Marzo 2016Ultima modifica: 30 Gennaio 2020