sì del consiglio a odg contro la legge “bavaglio” “devastante per la sicurezza e la legalità del paese”

Forte preoccupazione per gli effetti devastanti che la legge sulle intercettazioni avrebbe sulla sicurezza e sulla legalità del Paese; solidarietà ai giornalisti che fanno inchieste nell’impegno per la legalità e contro le mafie e per i magistrati e le forze dell’ordine che si espongono anche personalmente per amministrare la giustizia per tutti. Sono questi i contenuti dell’ordine del giorno contro la legge cosiddetta “bavaglio”, presentato dai consiglieri del Pd Luca Gozzoli ed Elena Gazzotti, approvato con il voto favorevole di Pd e Idv e quello contrario di Pdl e Lega nord.

Nella presentazione il capogruppo Luca Gozzoli ha sottolineato la «contrarietà a un provvedimento che limita pesantemente la libertà di stampa e compromette le indagini», rilevando che «c’è una crisi politica evidente nella maggioranza che sulla questione si è divisa». Dante Mazzi, capogruppo Pdl, ha replicato che «non è lecito diffondere le intercettazioni che non devono essere usate in modo da danneggiare i cittadini. La vera questione è che i media non potranno più fare i propri comodi». Lorenzo Biagi (Lega nord) ha definito «un bel segnale» lo slittamento dell’approvazione della legge e Bruno Rinaldi (Pdl), ricordando che il problema dell’abuso delle intercettazioni esiste da molti anni, ha commentato che la proposta «è stata migliorata anche se sarebbe opportuno fosse ancora più mirata». Fausto Cigni (Pd) si domandato come mai «nella situazione drammatica che sta vivendo l’Italia, per Berlusconi sembra esistere solo questa emergenza» mentre Stefano Corti (Lega nord), definendo Berlusconi «il male minore», ha affermato che «la Lega non ha problemi con questa legge: un minimo di regolamentazione è necessaria». Secondo Matteo Malaguti (Pdl) per «decenni ci sono stati un’emergenza giustizia e un corto circuito tra magistratura e informazione. È giusto colpire chi sbaglia ma tutti, non solo quelli dalla nostra parte» e Monica Brunetti (Pd) in accordo con Davide Baruffi (Pd), ha sostenuto che nelle leggi attuali esistono già sia la sorveglianza sulle autorizzazioni a intercettare, sia i limiti di tempo che la necessità di gravi indizi di reato, quindi «se tutto è già previsto, a che pro stravolgere l’esistente per garantire ulteriormente il cittadino?».

Pubblicato: 23 Luglio 2010