Sono 36 gli alloggi a canone sostenibile che saranno realizzati a San Felice e a Camposanto ristrutturando edifici esistenti nell’ambito di due programmi di riqualificazione urbana che, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato e a quasi tre milioni di euro di contributo regionale, prevedono anche interventi di recupero edilizio, potenziamento dei servizi pubblici e miglioramenti della viabilità. A San Felice, in particolare, oltre a rendere disponibili 14 alloggi, si interviene nell’area della stazione ferroviaria con la risistemazione di piazza Dante e viale Campi e l’acquisizione dell’edificio delle Ferrovie per ospitare un punto informativo e associazioni di volontariato. A Camposanto, invece, sono in programma 22 alloggi ed è prevista anche la realizzazione del nuovo nido comunale nel parco Arcobaleno della pace e il completamento degli impianti sportivi con spogliatoi e altri spazi di supporto.
«Queste due iniziative rappresentano risposte concrete e innovative alla necessità di rendere disponibili alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile» sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture e allo Sviluppo delle città e del territorio, ricordando come il problema della casa sia reso ancora più grave dalla crisi economica.
I programmi dei due Comuni, per un investimento complessivo di circa otto milioni e mezzo di euro, sono stati sostenuti dal contributo della Regione Emilia Romagna attraverso il progetto Contratti di Quartiere 3 che ha assegnato finanziamenti per un milione 300 mila euro a San Felice (su di un intervento complessivo di due milioni e 453 mila euro, 550 mila dei quali a carico del Comune) e di un milione e 635 mila euro a Camposanto, dove l’investimento complessivo sfiora i sei milioni di euro e il Comune interviene con 300 mila euro.
«I due interventi modenesi – spiega Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale ad Attività produttive, Edilizia, Piano energetico – sono parte di un programma regionale di ricostruzione delle città per realizzare un nuovo senso di comunità e sviluppare politiche abitative moderne e di riqualificazione urbana. Gli immobili realizzati con questo programma, infatti, assicurano qualità urbana e i migliori standard energetici. Si tratta di azioni fondamentali per garantire ai nostri cittadini coesione sociale, comunità più unite e sicure».
Per i sindaci di Camposanto, Antonella Baldini, e San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, «quando si tratta di ripensare alla qualità urbana e al potenziamento dei servizi a favore della comunità, mai come oggi, in tempi di crisi economica e di tagli ai bilanci degli enti locali, lo si deve fare con modalità innovative, attraverso forti sinergie pubblico-privato». I programmi di riqualificazione urbana e potenziamento dei servizi pubblici che entrambi i comuni stanno varando rappresentano quindi «una strada nuova per la coesione sociale e la vivibilità delle comunità – proseguono i sindaci – e non sarebbero stati possibili senza una forte visione e volontà politica di realizzarli, ma l’apporto dei soggetti coinvolti a vario titolo è stato fondamentale. Desideriamo ringraziare l’architetto Paolo Giorgi, che ha brillantemente concepito il progetto complessivo di intervento e tutti i soggetti privati che, con la loro competenza e collaborazione, renderanno i programmi esecutivi. Un grazie particolare va quindi alla Cooperativa Unicapi, alla cooperativa sociale Gulliver, ad Acer Modena e alla Cooperativa Muratori di San Felice sul Panaro».