“Promuovere un confronto tra Ato, i Comuni interessati dalla tariffa di igiene ambientale (Tia) e i diversi soggetti gestori del servizio per comprendere il motivo dell’aumento complessivo della tariffa e il perché delle differenze tra i vari Comuni, per arrivare a individuare una soluzione per un’applicazione uniforme della Tia nel territorio provinciale”. È questa la richiesta, rivolta alla Provincia di Modena, contenuta nell’ordine del giorno proposto da Fabio Vicenzi (Udc) e approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale.
Nella presentazione Vicenzi ha evidenziato come «l’aumento costante della Tia, soprattutto per quanto riguarda i costi fissi, superi non di poco il tasso di inflazione e come le differenze, anche molto significative, tra i Comuni creino disparità sociali tra i cittadini della provincia. Per questo – ha concluso il consigliere – uniformare l’applicazione della Tia sul territorio sarebbe nell’interesse di tutti».
Consenso unanime da parte dei gruppi consiliari che hanno sottolineato con Ivano Mantovani (Pd) la «necessità di un approfondimento all’interno di Ato» e con Mauro Sighinolfi (Pdl) l’opportunità «di livellare le sperequazioni che si sono create all’interno della provincia». Per Livio Degliesposti (Lega nord) è giusto «avviare un confronto tra le tariffe per verificare quale Comune è più competitivo» mentre Dante Mazzi (Pdl) ha ribadito che «è opportuno aprire un tavolo di confronto e affrontare il problema».