«La Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi che nel 2012 furono proposti contro le due assoluzioni, ha ristabilito i principi di diritto e di giustizia rispetto al ribaltamento dei Giudici del secondo grado». E’ il commento dell’avvocato Andrea Speranzoni, nell’interesse delle parti civili rappresentate, tra le quali anche la Provincia di Modena, il Comune di Palagano, la Regione Emilia Romagna, l’Anpi e 89 familiari delle vittime, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che, nei giorni scorsi, ha modificato in parte le decisioni della Corte militare d’appello sul processo per la strage nazista di Monchio del 18 marzo del 1944.
«Ora per quelle stragi – aggiunge Speranzoni – oltre alla condanna definitiva dell’imputato Luhmann, il massacratore di Vallimperchio, è stato condannato agli effetti civili anche l’imputato Osterhaus. Inoltre è stata annullata l’assoluzione dell’imputato Odenwald, il comandante che governò il bombardamento di Montefiorino alle prime ore dell’alba del 18 marzo, che verrà nuovamente giudicato in Corte d’appello. Grande è la soddisfazione sia per l’esito processuale, sia per il lavoro culturale che, anche sulla scia del processo, è partito».
Speranzoni sottolinea, inoltre, che «l’esperienza di giustizia che è stata costruita grazie ai familiari delle vittime, agli enti pubblici territoriali ed all’Anpi di Modena dimostra come sia possibile che mai più nessun armadio della vergogna venga chiuso».