«Il nuovo ponte sul fiume Panaro non ha e non ha mai avuto problemi strutturali». Lo afferma Egidio Pagani, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Modena, a proposito delle affermazioni apparse sugli organi di informazione da parte di un gruppo politico di minoranza del Comune di Marano sul Panaro sui lavori eseguiti di recente sul ponte stesso.
«Le fondazioni del ponte – sottolinea Pagani – sono state realizzate in modo da essere immuni da ogni azione di erosione comprese quelle che da qualche anno sono state rilevate sulla sua sponda in sinistra del fiume. I problemi che hanno costretto la Provincia a istituire per alcune settimane, a scopo precauzionale, un senso unico alternato – precisa Pagani – non sono connessi al ponte ma piuttosto al tratto di strada attiguo, sostenuto da un muro danneggiato dall’erosione del fiume».
Come ribadiscono i tecnici del servizio provinciale Viabilità, il fiume in due anni ha asportato più di trenta metri di materiale alluvionale minacciando a monte del ponte, per un tratto di una sessantina di metri, la sede della nuova variante stradale e la viabilità comunale.
Autorizzato dal Servizio tecnico di bacino della Regione Emilia Romagna, in agosto è stato realizzato un intervento di sistemazione dell’alveo e della sponda che ha permesso di ripristinare il doppio senso di marcia sul ponte, in vista della realizzazione di ulteriori opere di difesa che saranno realizzate nell’ambito dei lavori in corso della tangenziale.
Nonostante l’intervento della Provincia, confermano i tecnici, resta il problema rappresentato della minaccia del fiume nei confronti della viabilità storica su un tratto di sponda di almeno trecento su cui la Regione dovrà intervenire.
Intanto proseguono i lavori (costo un milione e 200 mila euro) del primo stralcio della nuova tangenziale lungo 700 metri con partenza proprio dal ponte sul Panaro per proseguire lungo l’asta fluviale, terminando all’altezza del distributore di carburante alle fine del paese in direzione di Fanano sulla Fondovalle Panaro.