«Abbiamo fatto tutto il possibile per modificare la proposta regionale di riordino dei parchi e delle aree protette, che era a rischio di ingestibilità e lontana dai territori, ma ora che è legge, il nostro compito come amministratori locali è impegnarci nel nuovo ente per decidere noi che indirizzo dargli e non disperdere un’esperienza di oltre trent’anni di governo di queste aree che ha raggiunto risultati significativi». Lo ha affermato Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, a seguito dell’entrata in vigore della nuova legge regionale che, sopprimendo i consorzi degli enti parco, crea un nuovo ente di gestione dell'”Emilia centrale” che ricomprenderà il Parco del Frignano, il Parco dei Sassi di Roccamalatina, il Consorzio volontario del Parco del Secchia, quattro riserve naturali, un paesaggio protetto e 33 siti di rete natura situati nelle Province di Modena e di Reggio Emilia.
Vaccari già nei mesi scorsi, pur condividendo l’esigenza posta dalla Regione di superare le frammentazioni, governando i processi su aree più vaste, aveva espresso un giudizio negativo sui contenuti della proposta di legge formulata in prima istanza dalla Giunta regionale, e poi modificata in diversi punti, riguardanti la governance e il ruolo dei territori, durante il percorso grazie a un lavoro concertato tra gli enti locali e i diversi portatori di interessi, e la disponibilità della Giunta stessa e della Commissione consiliare. «Nonostante questo, la legge continua a non convincerci – sottolinea Vaccari – tuttavia non è più il tempo delle rimostranze ma è giunto quello della responsabilità e della capacità, perché toccherà a noi rendere il più possibile efficace il nuovo ente e non aspettare che sia qualcun altro a farlo al posto nostro».
Le prossime tappe prevedono che dall’1 gennaio 2012 la responsabilità sia affidata d funzionario incaricato dalla Regione che dovrà procedere entro sei mesi alla liquidazione dei disciolti Consorzi e all’attivazione degli organi e della struttura del nuovo ente (sono 5 in tutta la Regione), a partire dal personale e dalle sedi trasferite dai Consorzi.